Lieve accelerazione per le Borse del Vecchio Continente, che intorno alle 11:50 scambiano tutte in territorio positivo dopo una partenza incerta.
A piazza Affari il Ftse Mib guadagna lo 0,5%, sostanzialmente in linea con il Dax di Francoforte (+0,4%) e il Cac 40 di Parigi (+0,5%), mentre l’Ibex 35 di Madrid è a +0,3% e il Ftse 100 di Londra a +0,2 per cento.
Acquisti diffusi sull’obbligazionario, con i rendimenti dei bond decennali europei che calano fino a 4 basis point in scia alle indiscrezioni secondo cui nel corso del 2018 la Bce dovrebbe apportare solo piccoli aggiustamenti graduali alla propria politica monetaria. Il tasso sul Btp scende così all’1,75% e lo spread con il Bund si contrae a 141 punti base.
Sul Forex l’euro resta in area 1,174 dollari, ancora appesantito dall’incerta situazione politica in Germania, dove si fa sempre più largo l’ipotesi di nuove elezioni. In lieve calo la coppia dollaro/yen, in area 112,5.
Tra le materie prime risalgono leggermente le quotazioni del petrolio, con Wti e Brent in rialzo di circa mezzo punto percentuale rispettivamente a 56,7 e 62,6 dollari al barile.
A Piazza Affari spicca ENEL (+2,2%) dopo il nuovo piano strategico presentato a Londra. Gli obiettivi finanziari ed economici sono superiori alle attese degli analisti e potrebbero portare a una revisione al rialzo delle stime di consensus relative al periodo 2019-2020.
In evidenza anche TENARIS (+1,7%), FERRAGAMO (+1,6%) e AZIMUT (+1,3%), mentre in fondo al listino scivolano MEDIOBANCA (-1,4%), RECORDATI (-0,8%) e YNAP (-0,7%).
Fuori dal paniere principale BANCA CARIGE e CREVAL recuperano rispettivamente il 46,5% e il 15% in scia all’ottimismo per il buon esito degli aumenti di capitale.