Altra chiusura positiva per le Borse del Vecchio Continente, agevolate in parte dall’avvio tonico di Wall Street. A Piazza Affari il Ftse Mib archivia le contrattazioni con un rialzo dello 0,6% a 22.326 punti, frenato soprattutto dal comparto bancario ma con Enel in spolvero dopo la presentazione del piano strategico 2018-2020.
In progresso anche il Dax di Francoforte (+0,8%), il Cac 40 di Parigi (+0,5%) e il Ftse 100 di Londra (+0,3%) mentre l’Ibex 35 di Madrid (-0,3%) termina poco sotto la parità. Oltreoceano gli indici americani guadagnano tra lo 0,6 e l’1%, in una seduta dai volumi assottigliati in vista della festività del Thanksgiving.
Sul Forex l’euro risale in area 1,175 dollari, parzialmente rallentato dall’incertezza politica in Germania dove si fa sempre più largo l’ipotesi di nuove elezioni. In lieve calo la coppia dollaro/yen, in area 112,4.
Acquisti diffusi sull’obbligazionario dopo le indiscrezioni secondo cui, nel corso del 2018, la Bce dovrebbe apportare solo piccoli aggiustamenti graduali alla propria politica monetaria. Il tasso sul Btp scende così in area 1,77% e lo spread con il Bund a 142 punti base.
Tra le materie il petrolio scambia in frazionale rialzo, con Wti e Brent rispettivamente a 56,8 e 62,4 dollari al barile in attesa dei dati di domani sulle scorte Usa e del meeting Opec di fine mese.
A Piazza Affari gli acquisti premiano soprattutto i petroliferi TENARIS (+3,3%) e SAIPEM (+3,1%). Quest’ultima avrebbe presentato l’offerta migliore (5,42 mld di dollari, di cui circa 3 mld da spendere in Nigeria) per la costruzione di una unità di produzione, scarico e stoccaggio off-shore, riguardante il progetto di sviluppo Zabazaba e Etan.
In evidenza anche LEONARDO (+2,9%) ed ENEL (+2,6%). Gli obiettivi finanziari ed economici del nuovo piano strategico sono superiori alle attese degli analisti e potrebbero portare a una revisione al rialzo delle stime di consensus relative al periodo 2019-2020.
Sottotono i bancari, con UBI (-3%), BANCO BPM (-2%), MEDIOBANCA (-1,6%) e BPER (-1,4%) in fodno al Ftse Mib. Debole anche UNICREDIT (-0,8%), resiste sulla parità INTESA.
Fuori dal paniere principale CARIGE e CREVAL recuperano rispettivamente il 53,3% e il 15,3% in scia all’ottimismo per il buon esito degli aumenti di capitale. Per quanto riguarda la prima Consob ha dato il via libera al prospetto informativo dell’operazione da circa 500 milioni che partirà domani, mentre la banca valtellinese beneficia anche del possibile ingresso del fondo statunitense Cerberus.