Tecnologia – Bene Stm, ancora vendite su Tiscali e Itway

Il Ftse Italia Tecnologia ha archiviato la seduta di ieri in rialzo dell’1%, sovraperformando lievemente l’indice di settore continentale Euro Stoxx Tecnologia (+0,8%) e il Ftse Mib (+0,4%).

Il principale listino milanese ha chiuso sostanzialmente in linea con gli altri indici europei, frenato in parte dallo stacco cedola di sei big cap. Bene Francoforte sostenuta da Volkswagen, nonostante l’incertezza politica dopo il fallimento delle trattative della Merkel per formare un governo di coalizione. L’euro/dollaro arretra a 1,175. In giornata il presidente della Bce Mario Draghi è intervenuto al Parlamento Ue, ribadendo la necessità degli stimoli monetari per sostenere la ripresa dell’inflazione e sottolineando che il problema degli npl deve essere risolto.

Nel comparto IT di Piazza Affari la big cap Stm termina in rialzo dell’1,2 per cento. Intanto S&P ha migliorato le prospettive sul rating del debito a lungo termine per i prossimi trimestri, portandole da “Stabili” a “Positive”, ipotizzando che il trend di crescita dei ricavi negli ultimi trimestri possa proseguire anche nel 2018. L’agenzia ha confermato il rating “BBB-”, che classifica l’azienda tra gli emittenti non speculativi.

Kepler Cheuvreux invece ha peggiorato la raccomandazione da “Hold” a “Reduce”, incrementando però il target price da 17,80 a 21 dollari (17,80 euro circa al cambio attuale).

Poco mossa la mid cap Reply (-0,2%) mentre fra le small cap soffrono ancora Tiscali (-1,9%) e Itway (-2%). Timido rimbalzo per Digital Bros (+2,7%), che tenta ancora di recuperare il 20% perso dopo i conti.

Ben intonata Snaitech (+1%) che ha stipulato l’atto di fusione per incorporazione nella capogruppo della controllata totalitaria Trenno. E’ previsto che la fusione si perfezioni ed acquisti efficacia dal primo dicembre 2017, con effetti contabili e fiscali che retroagiranno al primo gennaio 2017.

Fra le tlc ancora in denaro Telecom Italia (+0,6%) nel giorno dell’incontro fra l’Ad Genish e il Ministro Calenda, mentre proseguono le vendite su Acotel Group (-2,2%) dopo le dimissioni dell’Ad Maurizio Tucci, subentrato appena due mesi fa a Giovanni Galoppi.