Mercati – Europa debole nel finale, Ftse Mib -0,1% con Leonardo a +2,7%

Chiusura sui minimi per le Borse del Vecchio Continente, che arretrano nelle ultime ore di scambi complice anche la seduta debole e senza spunti di Wall Street, in clima prefestivo alla vigilia del Thanksgiving Day.

A Piazza Affari il Ftse Mib archivia le contrattazioni sulla parità (-0,1%) a 22.315 punti, discostandosi leggermente dal Ftse 100 di Londra (+0,1%), il Cac 40 di Parigi (-0,2%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,2%), mentre il Dax di Francoforte termina in ribasso dell’1,2 per cento.

Tra le materie prime il petrolio si mantiene in prossimità dei massimi dal 2015 dopo i dati settimanali dell’Eia che hanno evidenziato una riduzione delle scorte di greggio e una sostanziale stabilità dello stock complessivo. Wti e Brent quotano rispettivamente 57,8 e 63 dollari al barile, spinti anche dalle prospettive di un’estensione dei tagli da parte dell’Opec nel meeting di fine mese.

Sul Forex l’euro si riavvicina a 1,18 dollari  in attesa dei verbali relativi all’ultima riunione della Fed che verranno diffusi questa sera. Il biglietto verde sconta soprattutto i moniti del presidente della Fed, Janet Yellen, contro un incremento dei tassi troppo rapido e scende a quota 111,6 yen. La moneta unica invece beneficia degli sforzi che Angela Merkel sta compiendo per cercare l’intesa su un governo di coalizione e mettere fine all’impasse politica in Germania. Poco mossa la sterlina, con il cross EUR/GBP a 0,887, nonostante la Gran Bretagna abbia tagliato le stime di crescita per i prossimi anni.

Sul fronte macroeconomico si segnala il brusco stop degli ordini di beni durevoli statunitensi, in calo ad ottobre dell’1,2%, ma anche il dato di novembre sulla fiducia dei consumatori dell’Eurozona (0,1 punti) positivo per la prima volta dal gennaio 2001.

Sull’obbligazionario il rendimento del Btp si attesta all’1,75%, separato dal Bund da uno spread di 140 punti base.

A Piazza Affari recupera terreno LEONARDO (+2,7%) dopo le perdite innescate dalla trimestrale del 9 novembre, supportato anche da uno studio di Natixis, che ha alzato il rating da Neutral a Buy e ha portato il target price a 13 euro.

In rialzo le banche dopo la debolezza della seduta precedente. Acquisti su INTESA (+1,6%), MEDIOBANCA (+1,2%) e UNICREDIT (+1,1%), inserita nella lista dei titoli europei preferiti da Goldman Sachs.

In evidenza anche TELECOM ITALIA (+1,3%). Il Ceo Genish ha dichiarato che l’azienda è al lavoro con il Governo per implementare il golden power e disponibile a collaborare con Open Fiber sulla rete. Secondo Genish il prossimo piano, che verrà presentato tra febbraio e marzo, vedrà un’azienda sempre più digitalizzata e player industriale di riferimento.

Ben intonate pure le azioni ATLANTIA (+1,15%), mentre chiude lievemente positiva CNH (+0,3%), sostenuta dalla trimestrale migliore delle attese della rivale americana Deere. Realizzi su ITALGAS (-2,6%) e STM (-2,6%).