L’aggregazione tra Fincantieri e Naval Group rispecchierà lo schema adottato da Francia e Italia nella joint venture Stm, dove i due paesi controllano al 50% un veicolo che detiene il 27,5% della società, mentre il resto del capitale è detenuto dal mercato.
Così il Ceo di Fincantieri Giuseppe Bono ha tratteggiato davanti alla commissione Industria del Senato lo schema che sancirà l’alleanza italo-francese allargata alle navi militari. Una partnership già avviata con l’accordo su Stx France, il cui closing, ha confermato l’Ad, è previsto entro fine anno, al massimo entro i primi di gennaio.
Il piano su Naval Group, invece, dovrebbe essere ultimato entro giugno e l’intera fusione dovrebbe essere completata entro la fine del 2018.
Per quanto riguarda le forniture di sistemi di difesa, infine, saranno i clienti a decidere tra Leonardo e Thales, con degli schemi di compensazione previsti per la parte esclusa.
Intorno alle 10:30, Fincantieri guadagna a Piazza Affari lo 0,9% in area 1,18 euro, mentre la performance da inizio anno sfiora il +150 per cento. Si ricorda, infine, che il titolo tratta a 23,5x il P/E 2017 e a 16,32x il P/E 2018.