Intonazione positiva per i listini europei, eccetto il Dax di Francoforte (-0,3%) mentre Wall Street ha aperto sulla parità alla vigilia della festività per il Giorno del Ringraziamento. Intorno alle 16:00 avanzano il Ftse Mib di Milano (+0,5%), l’Ibex 35 di Madrid (+0,8%), il Ftse 100 di Londra (+0,5%) e il Cac 40 di Parigi (+0,4%).
Tra le materie prime il petrolio si mantiene sui massimi dal 2015, sostenuto dalla diminuzione delle scorte prevista dai dati Api, in attesa di conferme dalle statistiche ufficiali dell’Eia in programma oggi pomeriggio. Wti e Brent quotano rispettivamente 57,8 e 63 dollari al barile, spinti anche dalle prospettive di un’estensione dei tagli da parte dell’Opec nel meeting di fine mese e da un guasto ad un oleodotto che ha compromesso le consegne canadesi agli Stati Uniti.
Sul Forex l’euro risale a 1,177 dollari in attesa dei verbali Fed di questa sera. La moneta unica beneficia degli sforzi del cancelliere tedesco Angela Merkel formare un governo di coalizione e mettere fine all’impasse politica del Paese. Il biglietto verde invece sconta i moniti del presidente della Fed, Janet Yellen, contro un incremento dei tassi troppo rapido e scende anche sotto quota 112 yen.
Vendite sull’obbligazionario dove il rendimento del Btp risale all’1,77% e resta separato dal Bund da uno spread di 141 punti base.
A Piazza Affari recupera terreno LEONARDO (+3,4%) dopo le perdite innescate dalla trimestrale del 9 novembre, supportato anche da uno studio di Natixis, che ha alzato il rating da Neutral a Buy e ha portato il target price a 13 euro.
In rialzo le banche dopo la debolezza della seduta precedente con UBI (+1,4%), MEDIOBANCA (+1,4%), UNICREDIT (+1,6%) e INTESA (+1,8%) fra le migliori. In evidenza TELECOM ITALIA (+1,8%), ATLANTIA (+1,4%) e CNH (+0,9%) grazie alla trimestrale migliore delle attese della rivale americana Deere.
In fondo al Ftse Mib scivolano BUZZI (-1,5%) e STM (-2,2%).