La giornata borsistica di ieri è stata all’insegna degli acquisti sul Ftse Italia Servizi Pubblici (+1,7%), che ha così portato a casa una performance giornaliera decisamente superiore a quella del principale indice di piazza Affari, cioè il Ftse Mib (+0,6%), e a quella dello Stoxx Europe 600 Utilities (+0,3%).
A dare una mano ai titoli del comparto in esame in Italia e in tutto il vecchio Continente, la discesa dei rendimenti sui governativi europei, specialmente su quelli dei Paesi cosìddetti periferici, lungo tutta la curva dei tassi. Ma l’exploit del Ftse Italia Servizi Pubblici è legato soprattutto al balzo di Enel (+2,6%), il titolo più pesante del paniere e di tutto il listino milanese, grazie ai suoi 54,5 miliardi di euro di capitalizzazione. Nel dettaglio, il rialzo odierno delle quotazioni dei titoli del colosso elettrico italiano è legato alla positiva reazione degli investitori agli obiettivi economico-finanziari e alle strategie indicate nel nuovo Piano industriale 2018-2020, presentato ieri mattina a Londra dai vertici della stessa Enel. Il business plan triennale illustrato dall’amministratore delegato Francesco Starace è incentrato sul forte impulso alla digitalizzazione e sui clienti, con i nuovi target economici e finanziari superiori alle attese degli analisti e che potrebbero portare a una revisione al rialzo delle stime di consensus relative al periodo 2019-2020.
Denaro anche su Terna (+0,6%) che ieri ha annunciato l’avvio dei lavori per la dismissione di 110 chilometri di vecchie linee nel Friuli, con ben 400 tralicci da dismettere, reso possibile dall’entrata in esercizio del nuovo elettrodotto “Udine Ovest – Redipuglia”, avvenuta lo scorso 1 ottobre. L’intervento complessivo realizzato dal gruppo guidato da Luigi Ferraris, con un investimento di 110 milioni, consente una maggiore sicurezza e stabilità degli approvvigionamenti i nella regione, minimizzando gli impatti paesaggistici e naturalistici.
Nel segmento delle Mid Cap, prosegue il rally di Iren (+2,6%) che ha così aggiornato il nuovo massimo dell’anno a 2,542 euro. I titoli del gruppo guidato da Massimiliano Bianco stanno beneficiando dell’accoglienza positiva che gli investitori hanno riservato ai risultati del terzo trimestre del 2017 e al nuovo piano industriale.
Tra i titoli delle società a bassa capitalizzazione, cioè le Small Cap, torna il denaro su ErgyCapital (+2,8%), Edison Rnc (+2%) e TerniEnergia (+1,7%), mentre prevalgono le prese di beneficio su Acsm-Agam (-1,6%), dopo il forte rialzo di lunedì.