Nei primi nove mesi dell’esercizio il settore dell’auto ha visto ricavi a livello aggregato in crescita soprattutto grazie ad un solido trend della domanda in tutte le principali aree geografiche, unito ad una dinamica positiva dei prezzi e dei cambi. I risultati più significativi sono stati registrati a livello di gestione operativa, riconducibili principalmente ad un miglioramento del mix prodotto, ad una maggiore efficienza ed alle azioni di ristrutturazione messe in atto da alcune società del comparto. La forte performance operativa ha così permesso un buon incremento degli utili.
I primi nove mesi del 2017 si sono conclusi con risultati nel complesso in miglioramento per il settore dell’auto italiano soprattutto a livello di gestione operativa, grazie a un positivo mix prodotto e alle azioni volte ad una maggiore efficienza messe in atto dalle società del comparto.
I ricavi sono cresciuti a livello aggregato dell’1,5%, frutto principalmente del +0,9% segnato da Fca, che genera oltre il 90% del fatturato complessivo del settore. Da segnalare, inoltre, il buon andamento di Ferrari (+13,6%), che ha anche alzato la guidance 2017 portandola in linea al consensus, mentre nel segmento della componentistica è proseguito il trend di crescita di Brembo (+8,1%) e Sogefi (+7,1%), nonostante il parziale rallentamento del terzo trimestre.
In lieve aumento il fatturato di Piaggio (+2,5%) con le buone performance nelle aree Emea e Americas e il recupero in India che hanno controbilanciato la flessione in Asia Pacific, mentre Landi Renzo (+13,5%) e Carraro (+3,4%) hanno consolidato il recupero già mostrato nel primo semestre dopo un difficile 2016.
Per quanto riguarda la gestione operativa Ebitda ed Ebit sono cresciuti rispettivamente del 19,2% e del 15,9%, beneficiando di un generale miglioramento del mix prodotto e dell’effetto prezzi positivo, oltre che del completamento da parte di alcune società di operazioni di ristrutturazione organizzativa.
Spiccano in particolare le forti performance di Ferrari (+25,7% l’Ebitda e +32,3% l’Ebit) e Piaggio (+12,4% l’Ebitda e +14,2% l’Ebit). Il gruppo del Cavallino ha portato la propria marginalità a livello di Ebitda margin a superare il 30% ed a livello di ros oltre il 22%, numeri paragonabili a società del lusso, mentre l’azienda della Vespa ha raccolto i frutti del miglioramento della leva operativa grazie agli investimenti effettuati per aumentare la capacità produttiva.
Buona crescita anche per i margini di Brembo, nonostante un terzo trimestre non particolarmente brillante, e di Fca, grazie soprattutto ad un mix prodotto più vantaggioso. Da menzionare, infine, il miglioramento dei risultati di Landi Renzo grazie ai piani di recupero di efficienza e di riorganizzazione, uniti ad una stabilizzazione dei costi.
La forte performance operativa ha poi consentito al comparto di chiudere il periodo con un utile netto in crescita a livello aggregato del 74,5%, mentre dal lato patrimoniale l’indebitamento rispetto al 31 dicembre 2016 è diminuito di circa 500 milioni a 6 miliardi, trainati soprattutto dal miglioramento dei risultati di Fca.
Discorso a parte, infine, per Cnh che ha visto i propri risultati migliorare (+7,7% i ricavi e +17% l’Ebit) soprattutto grazie al buon andamento del business delle Macchine agricole e del Powertrain. Il gruppo, inoltre, ha rivisto al rialzo i target 2017 su fatturato ed eps.