L’ottima chiusura del listino dell’impiantistica vis-à-vis gli andamenti negativi del Ftse Mib (-0,1%) e dell’Eurostoxx di settore (-0,5%) ha due protagonisti principali: Leonardo e Astaldi. Le rispettive performance (+2,7% e +12,2%) hanno un impatto diverso in considerazione della differente capitalizzazione dei due gruppi, evidentemente.
Resta il fatto che il recupero di Leonardo, dopo giorni di bassa marea, è un segno importante, anche se non ancora sufficiente per ipotizzare un’inversione definitiva dell’atteggiamento degli investitori verso la società della difesa.
Ragguardevole la corsa di Astaldi che ha esordito fin dall’inizio delle contrattazioni di un consistente flusso di acquisti dopo che erano circolate indiscrezioni sui dettagli del piano di ripatrimonializzazione del gruppo di impiantistica romano. In serata, poi, l’annuncio dell’acquisizione di nuovi importanti ordini per 400 milioni di euro in progetti ed aree coerenti con la strategia di de-risking ormai stabilmente intrapresa dal management ha dato ulteriore verve agli scambi per giungere in chiusura ad un rialzo a doppia cifra intera.
Poco da aggiungere sul resto del listino, con Prysmian in flessione di 1,5% e un po’ di stanchezza su Fincantieri (+0,3%) che aveva abituato il mercato a progressi più corposi.