Mercati – Europa lievemente positiva, a Milano sprint di Tim (+5%)

Intorno alle 12:15 le Borse continentali scambiano in frazionale rialzo, in una mattinata segnata in Asia dalla chiusura di Tokyo e dal calo delle Borse cinesi e in Europa dalla pubblicazione degli indici Pmi di novembre, in attesa dei verbali della Bce. La seduta dovrebbe comunque essere caratterizzata da bassi volumi, complice la chiusura per festività di Wall Street per il Thanksgiving Day.

Il Ftse Mib di Milano viaggia poco sopra la parità (+0,3%), con Telecom Italia in evidenza (+5%) sostenuta dalle voci sullo scorporo della rete. Ben intonati anche il Cac 40 di Parigi (+0,7%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,6%) e il Dax di Francoforte (+0,2%) mentre il Ftse 100 di Londra è sostanzialmente invariato.

Sul fronte macro gli indicatori relativi all’attività manifatturiera e terziaria dei Paesi europei hanno mostrato risultati migliori delle attese. In particolare, il Pmi manifatturiero dell’Eurozona (60 punti) è salito ai massimi dal 2000, registrando il secondo miglior dato da quando viene condotta l’indagine (giugno 1997). La crescita più rapida della manifattura è stata accompagnata anche da una maggiore espansione dei servizi, che hanno registrato uno dei più alti valori di espansione (56,2 punti) negli ultimi sei anni e mezzo.

Sul Forex l’euro risale a quota 1,185 dollari, agevolato anche dagli ultimi sviluppi politici in Germania, con i socialdemocratici che sembrano aperti al dialogo su una possibile coalizione. Il biglietto verde invece risente delle minute, pubblicate ieri sera, relative all’ultima riunione del Fomc, che hanno evidenziato un atteggiamento piuttosto “dovish” da parte del board della Fed a causa dell’inflazione in rallentamento. Il cambio dollaro/yen scende a quota 111,2, in prossimità dei minimi di due mesi.

Tra le commodities l’oro è poco mosso a 1.292 dollari l’oncia, mentre il petrolio consolida le posizioni della seduta precedente con Wti e Brent rispettivamente in area 58 e 63 dollari al barile

Vendite sull’obbligazionario, dove il rendimento del Btp italiano risale all’1,78%, separato da uno spread con il Bund tedesco in area 143 punti base.

A Piazza Affari TELECOM ITALIA (+5%) svetta sul Ftse Mib, spinta ancora dalle ipotesi di scorporo e quotazione della rete. Il Cda dell’azienda dovrebbe riunirsi il 5 dicembre per un’analisi esplorativa dell’operazione. Ben intonate anche FERRAGAMO (+1,9%), STM (+1,7%) e MONCLER (+1,3%).