Mercati – Europa poco mossa senza faro Wall Street, a Milano vola Tim (+4,5%)

I principali listini del Vecchio Continente archiviano la seduta odierna con variazioni limitate, complice la chiusura della Borsa americana per la festività del Thanksgiving Day.

A Piazza Affari il Ftse Mib termina in frazionale rialzo (+0,4%) a 22.397 punti sostenuto dal +4,5% di Telecom Italia. Ben intonati anche il Cac 40 di Parigi (+0,5%) mentre il Dax di Francoforte, l’Ibex 35 di Madrid e il Ftse 100 di Londra chiudono sostanzialmente invariati.

Sul fronte macro la giornata è stata caratterizzata dalla pubblicazione degli indici Pmi di novembre, che hanno confermato il buono stato di salute dell’attività manifatturiera e del settore terziario in Europa. In particolare, il Pmi manifatturiero dell’Eurozona (60 punti) è salito ai massimi dal 2000, registrando il secondo miglior dato di sempre, mentre i servizi hanno registrato uno dei più alti valori di espansione (56,2 punti) degli ultimi sei anni e mezzo.

Sul Forex l’euro risale a quota 1,185 dollari, agevolato anche dagli ultimi sviluppi politici in Germania, con i socialdemocratici più aperti al dialogo per una possibile coalizione con la Merkel. Il biglietto verde invece risente delle minute, pubblicate ieri sera, relative all’ultima riunione del Fomc, che hanno evidenziato un atteggiamento piuttosto “dovish” da parte del board della Fed a causa dell’inflazione in rallentamento. Il cambio dollaro/yen scende a quota 111,2, in prossimità dei minimi di due mesi.

In giornata anche la Bce ha divulgato i verbali relativi all’ultimo meeting, da cui è emerso un parziale disaccordo fra i membri in merito all’introduzione di una data per la fine del Quantitative Easing. La maggioranza ha preferito mantenere l’attuale indicazione sulla possibilità di estendere ulteriormente il programma di stimoli. Questo per non bloccare le aspettative di inflazione su livelli troppo bassi, ostacolando, in presenza di tassi ridotti, la capacità della banca centrale di rispondere a eventuali shock futuri.

Tra le commodities l’oro è poco mosso a 1.291 dollari l’oncia, così come il petrolio con Wti e Brent rispettivamente in area 58,2 e 63,3 dollari al barile, sui massimi degli ultimi due anni. Sull’obbligazionario il rendimento del Btp italiano risale all’1,76%, separato da uno spread con il Bund tedesco in area 142 punti base.

A Piazza Affari TELECOM ITALIA (+4,5%) svetta sul Ftse Mib, spinta ancora dalle ipotesi di scorporo e quotazione della rete. Il Cda dell’azienda dovrebbe riunirsi il 5 dicembre per un’analisi esplorativa dell’operazione.

Ben intonate anche LUXOTTICA (+1,3%) ed ENEL (+1,5%), oltre ai titoli della moda MONCLER (+1,2%) e FERRAGAMO (+1,2%). In fondo al Ftse Mib scivolano YNAP (-1,4%) e AZIMUT (-1,5%).