Banche – Festeggiano la proposta del Parlamento Ue sulle cessioni npl in blocco

Gran rialzo a Piazza Affari per i titoli delle banche che hanno una gran quantità di npl da smaltire, per la proposta allo studio del Parlamento Europeo di alleggerire gli impatti sul Cet1 delle vendite in blocco degli npl.

Alle 10:15 i titoli Banco Bpm segnano un rialzo del 6% a 2,8 euro, Bper guadagna il 6,1% a 4,3 euro, mentre Ubi sale del 5% a 4 euro. Incrementi che non toccano nella stessa misura istituti che si trovano in una situazione diversa per quanto riguarda i crediti deteriorati.

Intesa per esempio, che ha livelli inferiori di sofferenze e una gestione basata soprattutto sul recupero interno anziché sulle vendite, registra un incremento dello 0,9%, mentre Unicredit che è entrato nella Fase 2 del progetto di cessione del portafoglio Fino da 17,7 miliardi di euro, sale dell’1,7 per cento.

La proposta al vaglio del Parlamento Europeo prevede che le cessioni in blocco di npl non vadano a intaccare come adesso l’indice Loss given default, sul quale vengono calcolati i Risk weighted asset che vanno a impattare il Cet1.

In pratica, finora con le cessioni in blocco di npl le banche venivano penalizzate doppiamente. Da una parte per la perdita registrata in conto economico se il prezzo era inferiore al valore di carico, come spesso accade. Dall’altra questa minusvalenza influenzava i fattori con cui veniva calcolato il Cet1, richiedendo quindi una maggiore patrimonializzazione poiché appariva peggiore la capacità storica di recupero dei crediti dell’istituto.

Con la nuova proposta si sterilizza l’effetto delle cessioni sulla richiesta di copertura dei crediti esistenti.