Banche – Settimana in rialzo (+2,2%), rimbalzano Mps (+12,5%) e Creval (+73,3%)

ll Ftse Italia Banche chiude l’ottava con una crescita del 2,2% e sovra-performando di oltre un punto percentuale l’analogo europeo (+0,8%), trascinando anche il Ftse Mib (+1,5%).

Sul settore creditizio torna dunque una certa tranquillità dopo la risoluzione del caso Carige per l’avvio dell’aumento di capitale. Il tutto in attesa che finiscano le consultazioni relative all’addendum proposto dal Bce, con il termine fissato per l’8 dicembre e su cui anche il Consiglio Europeo ha rimarcato che la Vigilanza della Bce è andata oltre il suo mandato. Nel frattempo, il Parlamento Europeo sta studiando una nuova misura volta a minimizzare gli impatti sui requisiti patrimoniali delle banche derivanti dalla cessione in blocco degli npl. Eventualità che, qualora diventasse concreta, sarebbe molto positiva e in particolare per gli istituti tricolore.

Quest’ultima notizia ha supportato soprattutto la performance di Bper (+6,1%) che ha completato l’incorporazione di Cariferrara, di Banco Bpm (+5,6%) che sta esaminando la documentazione relativa alla valutazione di Popolare Vita, e Ubi (+2,5%) che si conferma la banca con il progresso più significativo da inizio anno (+57,5%).

Bene anche Unicredit (+2,9%) dopo essere stata inserita nella lista dei titoli europei preferiti da Goldman Sachs e che nel frattempo ha dato avvio alla fase 2 per la cessione del pacchetto ‘Fino’ da 17,7 miliardi di npl.

Ok Intesa (+1,7%) che ha perfezionato la cessione del 50% di Allfunds con una plusvalenza di 800 milioni, mentre arretra Mediobanca (-4,6%) penalizzata anche dallo stacco della cedola da 0,37 euro e che annunciato l’acquisizione del 69% dell’asset manager svizzero Ram AI.

Forte rialzo per Mps (+12,5%) che ha proceduto allo scambio tra i bond senior di nuova emissioni con le azioni rivenienti dal burden sharing in mano agli ex detentori di bond subordinati con un coefficiente di riparto del 92,27 per cento, dopo avere ottenuti adesioni all’offerta superiori all’80 per cento. Sul fronte della governance, il Tesoro, in qualità di maggiore azionista della banca senese, ha presentato la propria lista per il cda, optando per la continuità con la conferma dell’asse Morelli-Falciai ai vertici dell’istituto.

Nel Mid Cap Popolare Sondrio (+5,8%) recupera gran parte del rosso della settimana precedente. Denaro anche su Credem (+3,5%) percepito tra gli istituti più solidi del sistema bancario italiano. In spolvero Banca Farmafactoring (+5,6%) supportato dalla conferma del giudizio ‘outperform’ di Mediobanca con target price alzato da 6 euro a 6,6 euro.

Tra le Small Cap indietreggia pesantemente Carige (-16,5%) che lo scorso mercoledì ha dato avvio all’aumento di capitale iperdiluitivo da 560 milioni con le nuove azioni offerte al prezzo di 0,01 euro cadauna, dopo l’accordo trovato in extremis con le banche del consorzio di garanzia (dopo l’impegno formale dei principali soci a partecipare). Nel frattempo, non è stata trovata ancora un’intesa su Creditis, la controllata della banca ligure attiva nel credito al consumo, con il fondo a cui era stata concessa un’esclusiva per la cessione.

Significativo rimbalzo per Creval (+73,3%) dopo le forti perdite seguite all’annuncio dell’aumento di capitale da 700 milioni, con il management impegnato nel roadshow volto a illustrare il nuovo piano di rilancio dell’istituto che avrebbe ricevuto i primi riscontri positivi dagli investitori. I vertici si dicono ottimisti sulla riuscita dell’operazione.