I principali indici europei cambiano rotta rispetto alla mattinata e vanno in territorio negativo, nonostante l’andamento poco sopra la parità di Wall Street. Intorno alle 16:15 il Ftse Mib di Milano è la peggiore piazza del Vecchio Continente (-0,6%), poco meglio il Cac 40 di Parigi (-0,3%). Tiene sulla parità il Ftse 100 di Londra (-0,1%) e il Dax di Francoforte (-0,1%), mentre l’Ibex 35 di Madrid è l’unico segno più (+0,4%).
Sul Forex l’euro tocca il massimo di due mesi contro il dollaro con il cambio EUR/USD a 1,193 che torna sui livelli della mattinata. I dati che indicano una crescita solida nella zona euro contribuiscono a controbilanciare i timori degli investitori per l’incertezza politica in Germania, dove la Cancelliera Angela Merkel sta cercando di formare un governo di coalizione di minoranza. La moneta unica è stata spinta inoltre quando i Socialdemocratici tedeschi venerdì hanno accettato di tenere delle trattative con la Merkel per rinnovare il governo di coalizione uscente.
Dal lato commodities, in calo il prezzo del petrolio con Wit e Brent rispettivamente a 58,19 e 63,65 dollari al barile. Le quotazioni dell’oro nero sono limitate dall’aspettativa che l’Opec e altri esportatori chiave raggiungano un accordo questa settimana sull’estensione dei tagli alla produzione. Questo giovedì ci sarà un meeting e la maggior parte degli analisti si aspetta una qualche forma di accordo per estendere i tagli.
Oro in salita a 1.297 dollari l’oncia, sui timori per l’inflazione bassa negli Stati Uniti e le possibili conseguenze per la politica sui tassi di interesse della Federal Reserve continuano a pesare sul biglietto verde.
Sull’obbligazionario il rendimento del decennale italiano sale all’1,79%, separato da un differenziale con il Bund tedesco in area 144 punti base.
Tornando a Piazza Affari, in vetta all’indice principale troviamo UBI (+0,6%) sui rumor di stampa per un possibile interesse da parte della banca all’acquisizione di Mps. In rialzo anche Atlantia (+0,4%) e Campari (+0,5%).
Scarso l’impatto sul titolo FCA (-0,6%) dalle indiscrezioni sui dettagli dello spin-off di Magneti Marelli, operazione attesa. Fonti di stampa ipotizzano una valutazione in un range di 4-6 miliardi di euro.
Vendite su MEDIASET (-1,5%) dopo le dichiarazioni del Cfo Marco Giordani a Reuters venerdì su tempi ancora lunghi per un possibile accordo con Vivendi, e che raffreddano le indiscrezioni su un’imminente intesa.