Il fondo britannico Alken ha fatto causa a Mps chiedendo un risarcimento di 434 milioni per le perdite subite investendo in azioni dell’istituto senese, sostenendo che le proprie scelte fossero state falsate dall’incorretta rappresentazione dei derivati Alexandria e Santorini.
Il fondo, lanciato nel 2005 da Nicolas Walewski, cita, oltre alla banca, anche gli ex vertici Giuseppe Mussari, Antonio Vigni, Alessandro Profumo e Fabrizio Viola e la banca Nomura. Alken aveva iniziato ad accumulare la propria posizione in Mps nel 2012, arrivando a detenere circa il 2% del capitale. Era poi uscito nel 2016.
L’insieme delle cause presentate da diversi soggetti nei confronti di Mps ammonta a circa 6 miliardi, a fronte di accantonamenti per circa 569 milioni.
Tra le richieste danni vi è quella da un miliardo presentata in Lussemburgo da alcuni ex detentori del subordinato Fresh, costretti a convertirlo in azioni. Pretese di fronte alle quali la banca si dichiara tranquilla visto che l’operazione è stata attuata sotto l’egida della Bce.