Il titolo Trevi apre la settimana in ribasso (-2,57%), complice, probabilmente, un articolo giornalistico che rimarca la necessarietà di un processo lineare e senza intoppi per condurre in porto il piano di salvataggio del gruppo cesenate. La possibilità, quasi certezza, che l’aumento di capitale risulti diluitivo per la famiglia Trevisani, la ricerca della figura di un Chief Restructuring Officer, il ruolo di Cassa Depositi e Prestiti, azionista per oltre il 16% del gruppo attraverso il Fondo Strategico Italiano, le negoziazioni con il ceto creditorio bancario e la possibile conversione in patrimonio di parte di quest’ultimo sono i punti principali riportati dalla stampa quali fattori chiave per il turn-around di un gruppo dell’eccellenza tecnologica made in Italy riconosciuta a livello internazionale, citando in luce positiva quanto visto, in chiave di successo, per Maire Tecnimont cinque anni fa.
