Il Ftse Italia Tecnologia ha archiviato la seduta poco mosso (+0,2%), in linea con l’indice di settore continentale Euro Stoxx Tecnologia e sottoperformando il Ftse Mib (+0,5%).
Il principale listino milanese ha chiuso positivo come gli altri benchmark europei, sostenuti anche dall’avvio in rialzo di Wall Street. Cambio euro/dollaro poco sotto quota 1,19, in una giornata che ha visto gli investitori focalizzarsi principalmente sulla riforma fiscale di Trump e sull’intervento di Jerome Powell, prossimo governatore della Fed.
Nel comparto IT di Piazza Affari la big cap Stm termina a +0,1%, mentre la mid cap Reply avanza dell’1,2 per cento.
Fra le small cap recupera terreno Digital Bros (+6,8%), in scia all’upgrade di Banca Akros da “Accumulate” a “Buy” con target price invariato a 14,50 euro.
In flessione Tiscali (-0,6%). Dalle comunicazioni della Consob sulle partecipazioni rilevanti si apprende che lo scorso 20 novembre 2017 Investment Construction Technology, tramite Powerboom Investments Limited, era titolare di una partecipazione potenziale totale pari al 19,012% del capitale di Tiscali. Contestualmente, Alexandru Suhusin (tramite la società controllata Destarola) era titolare di una quota indiretta totale dell’8,953 per cento.
Per quanto riguarda Be (-2,7%), inveve, LOYS Investment è diventato uno dei maggiori azionisti con una quota del 5,107% del capitale. La partecipazione è detenuta in gestione discrezionale del risparmio.
Negativa anche TAS Group (-1,5%), che tuttavia si riconferma tra le top 100 aziende del mercato italiano dell’Information Technology, secondo i risultati della nota classifica elaborata da IDC Italia per Datamanager.
Fra le tlc arretrano Telecom Italia (-0,6%) e Acotel Group (-3%).