Banche – Denaro sul comparto (+0,5%), in luce Unicredit (+0,9%) e Banco Bpm (+1,4%)

ll Ftse Italia Banche archivia la seduta con un guadagno dello 0,5% e in linea all’analogo europeo (+0,3%), trainando anche il Ftse Mib (+0,5%).

Il settore creditizio potrebbe essere stato supportato anche dalla proposta formulata dalla Bce, contenuta ne rapporto semestrale sulla stabilità finanziaria, di creare una piattaforma unica europea per la negoziazione dei crediti deteriorati allo scopo di avere un mercato più trasparente. Il tutto in attesa che finiscano le consultazioni relative all’addendum proposto dalla stessa Eurotower, con il termine fissato per l’8 dicembre.

Nel listino principale acquisti su Intesa Sanpaolo (+0,4%) che si avvia a concludere la due diligence sui crediti in bonis delle ex venete e che avrebbe individuato posizioni che potrebbe essere classificate come deteriorati per 4/500 milioni.

In evidenza Unicredit (+0,9%) che continua nell’attività di de-resking con la cessione di un ulteriore pacchetto di npl pari a 715 milioni.

Bene Banco Bpm (+1,4%) nonostante sia finita sotto la lente dell’agenzia di rating Moody’s secondo cui la banca deve portare a termine ulteriori cessioni di crediti deteriorati per ridurne lo stock. Il tutto anche se l’istituto concluderà la cessione  degli 8 miliardi di crediti problematici concordati con la Bce con largo anticipo.

Poco mossa Ubi (-0,1%) dopo che l’agenzia canadese Dbrs ha ridotto i rating di lungo e breve termine.

Termina appena sotto la parità Mps (-0,1%) nel giorno in cui Goldman Sachs ha riavviato la copertura con un target price di 4,50 euro ma con una raccomandazione ‘neutral’.

Nel Mid Cap Popolare Sondrio (+1,3%) continua l’avanzata con il fondo inglese Amber Capital che ha raggiunto il 5% del capitale. Su Credem (-1,1%) scatta qualche presa di beneficio dopo i rialzi dei giorni scorsi. I realizzi proseguono su Banca Farmafactoring (-0,5%).

Tra le Small Cap ancora vendite su Carige (-1,9%) nell’ultimo giorno disponibile per gli azionisti per dare disposizioni alla banca sulla volontà o meno di esercitare i diritti di opzione.a quattro giorni dall’avvio dell’aumento di capitale di 560 milioni. Intanto, ieri si è tenuto il cda che avrebbe dovuto decidere a quale fondo assegnare l’esclusiva per la vendita Creditis, la controllata attiva nel credito al consumo.

Su Creval (-4%) si abbatte qualche presa di beneficio dopo il forte rimbalzo delle ultime sedute.