Banco Bpm – Titoli positivi in Borsa in attesa delle richieste Bce sul Cet1

I titoli Banco Bpm mostrano un’intonazione positiva a Piazza Affari dove guadagnano alle 12:05 l’1,2% a 2,82 euro, sulla scia delle positive notizie sulle comunicazioni Srep per Bper (+3,8%) e per Credem (+2,5%).

La Bce ha iniziato a notificare alle banche tricolore i requisiti patrimoniali minimi da rispettare per il 2018. Le prime due banche che li hanno ricevuti, Bper e Credem, sono risultate più che patrimonializzate, visto che presentavano al 30 settembre un Cet1 già nettamente al di sopra di quanto richiesto. Per questo ora l’attenzione è focalizzata sugli istituti che debbono ancora avere la comunicazione.

Particolare attesa c’è per Banco Bpm, visto che il livello di Cet1 sarà la colonna portante del nuovo piano di riduzione dei crediti deteriorati che l’Ad Giuseppe Castagna ha intenzione di varare dopo avere quasi portato a termine il precedente. Programma che sarà concluso entro giugno 2018, con un anno e mezzo di anticipo rispetto al previsto e porterà un alleggerimento di 8 miliardi dei crediti deteriorati.

L’ultimo step sarà una cartolarizzazione da 3 miliardi per la quale, secondo indiscrezioni, sono stati nominati proprio in questi giorni gli arranger che saranno Mediobanca e Banca Akros (che fa parte del gruppo Banco Bpm).

Quanto al livello di Cet1, c’è da rilevare che la comunicazione Srep riguarda i requisiti per il 2018. Per il 2017, invece, vi sono ancora alcuni elementi che potrebbero agire rafforzando o indebolendo il livello a cui sarà fotografato tale rapporto per Banco Bpm al 31 dicembre dell’anno in corso.

COMMENTO

L’istituto di piazza Meda ha presentato al 30 settembre un Cet1 pari a 10,32 per cento. Questa cifra risulterà migliorata a fine anno di 91 basis point relativi alla cessione dell’asset management. Invece ci sarà un impatto negativo di 26 basis point, perché l’effettivo costo della put per l’uscita di Unipol dagli accordi di bancassurance è superiore rispetto alle attese.

Se non interverranno altri elementi, quindi, ci si può attendere un livello di Cet1 per fine anno pari a circa l’11,37 per cento.

Tale cifra tuttavia non incorpora due elementi positivi, rappresentato dal nuovo accordo con Cattolica Assicurazioni che, pur dovendo ricevere il via libera dall’Ivass, è di fatto assicurato da contratti blindati. L’impatto di tale jv è di circa 126 basis point, cifra che porterebbe il Cet1 al 12,63 per cento.

Inoltre, tale valore non incorpora i benefici del roll out dei modelli interni che porterà un ulteriore beneficio.