Nei primi nove mesi del 2017 il gruppo riporta ricavi pari a 292,3 milioni, in crescita del 12,6% rispetto al pari periodo del 2016.
Il fatturato relativo al core business del vending sale del 12,8% a 280,1 milioni, performance che deriva soprattutto dal consolidamento delle acquisizioni in Spagna e Svizzera (che hanno apportato 23,3 milioni) e dall’andamento dell’OCS (Office Coffee Service), supportato dal prodotto Nespresso.
La crescita organica segna invece un +2,5% (+2,6% a parità giorni lavorativi), riconducibile sia all’aumento dei volumi (circa +0,9% e +1% a parità giorni lavorativi) sia all’aumento del prezzo medio delle erogazioni, salito in un anno dell’1% circa a 46,88 centesimi. I ricavi vending crescono del 6,7% circa in Italia, dell’89,6% in Spagna e dello 0,8% in Francia.
Sostanzialmente stabile il fatturato dell’attività di gestione moneta (-0,8% in totale, +7% circa nel business tipico della moneta metallica).
L’andamento del giro d’affari si riflette sull’Ebitda adjusted, salito del 10,8% a 68,7 milioni senza considerare oneri non ricorrenti per complessivi oltre 5 milioni (Ebitda reported, +3,8% a 63 milioni).
L’Ebit reported flette dello 0,5% a 30,2 milioni, in presenza di ammortamenti e svalutazioni aumentati dell’8,1% a 32,7 milioni.
Sostanzialmente dimezzati gli oneri finanziari netti, passati da 13,6 milioni a 7,2 milioni.
L’utile netto di gruppo, cresce del 17,2% a 14 milioni, mentre al netto di voci straordinarie, si esprime in 16,5 milioni (+1,3%).
Dal lato patrimoniale l’indebitamento finanziario netto si attesta a 254,7 milioni, in aumento di 29,1 milioni rispetto all’ammontare a fine 2016 dopo esborsi per 34,8 milioni per investimenti tecnici, per 34,9 milioni per acquisizioni e per il pagamento di dividendi per circa 9 milioni.
Si segnala inoltre che nel terzo trimestre 2017, come nei trimestri precedenti, Ivs registra un tasso di acquisizione complessivo di nuovi clienti (+1,7%), superiore al crunch rate (clienti persi, -1,2%) e che il numero di erogazioni complessivo nei primi nove mesi del 2017 è stato pari a 597,5 milioni, in crescita dell’11,8 per cento.
Il periodo in esame ha evidenziato graduali segnali di ripresa e il management si attende un proseguimento anche nella restante parte dell’anno. Inoltre l’inizio dell’ultimo trimestre conferma un recupero dei consumi anche nel vending, correlato all’aumento della produzione e del monte ore lavorate, seppur non omogeneo in tutte regioni italiane.
Nell’ultima frazione d’anno continuerà anche lo sviluppo derivante dall’accordo di distribuzione con Nespresso Italiana, con benefici attesi in termini di crescita dei volumi nel segmento OCS. Nel 2017 le consumazioni e il fatturato potrebbero superare la soglia rispettivamente degli 800 milioni e dei 400 milioni.
Proseguirà la strategia di crescita per linee esterne, con l’obiettivo di migliorare l’efficienza logistica e incrementare la qualità e il valore aggiunto del servizio, anche grazie a nuovi investimenti tecnici, in un mercato molto frammentato con numerosi piccoli e medi operatori. Il tutto in presenza di uno scenario favorevole per le aggregazioni, grazie anche all’entrata in vigore delle nuove normative fiscali sul settore del vending.
Inoltre, si segnala che il permanere di bassi tassi di interesse, unitamente all’elevato cash flow generato dal gruppo, consentiranno di ottenere miglioramenti dell’efficienza finanziaria, in termini di costo e di mix delle risorse raccolte sul mercato.
Si ricorda infine che nel primi nove mesi del 2017 sono state perfezionate 11 nuove acquisizioni in Italia, Spagna e Svizzera, per un valore di circa 33,9 milioni, che hanno contribuito al fatturato per 23,3 milioni.