Utility – Torna il denaro sul settore (+1,2%) che punta a nuovi massimi

L’indice Ftse Mib ha chiuso la seduta di ieri in crescita dello 0,5%, in linea con l’indice tedesco, ma al di sotto delle altre principali borse europee che hanno registrato un incremento compreso tra lo 0,6% e l’1 per cento spinte anche dalla buona apertura degli Usa.

L’attenzione dei mercati è stata rivolta in particolare all’intervento davanti alla commissione bancaria del Senato Usa di Jerome Powell, che a febbraio sostituirà Janet Yellen alla carica di presidente della Fed.

Seconda seduta della settimana all’insegna degli acquisti sul Ftse Italia Servizi Pubblici (+1,2%), recuperando così ampiamente quanto perso nella giornata di lunedì, con una performance giornaliera superiore a quella del principale indice di piazza Affari e dello Stoxx Europe 600 Utilities (+0,8%).

Una spinta al Ftse Italia Servizi Pubblici è arrivata dall’andamento del mercato dei governativi europei, i cui rendimenti sono diminuiti leggermente lungo tutta la curva.

Tra le Big Cap spicca Italgas che beneficia anche anche del report pubblicato dagli analisti di Goldman Sachs che hanno confermato la raccomandazione “Neutral” rivendendo al rialzo il prezzo obiettivo a 5,30 euro dal precedente target price a 4,80 euro. Il titolo a fine giornata registra un rialzo del 2,5% a 5,23 euro.

Giornata borsistica molto positiva anche per Enel (+1,5%) che ha incassato un altro incremento del target price dopo la presentazione della scorsa settimana del nuovo piano strategico. Nella giornata di ieri, gli analisti di Hsbc hanno confermato il giudizio “Buy” e rivisto al rialzo il target price a 5,80 euro dal precedente target a 5,40 euro. Ricordiamo che lunedì gli esperti di Deutsche Bank avevano confermato il giudizio “Hold”, migliorando però il prezzo obiettivo a 5,40 euro dal precedente target a 5 euro.

Denaro anche su A2A (+1,2%), con il sindaco di Como, Mario Landriscina, che ha dichiarato che l’ente locale lariano deciderà entro metà dicembre sul progetto di partnership industriale e societaria tra Acsm-Agam e Aspem Varese, Azienda Energetica Valtellina e Valchiavenna, Acel service, Aevv Energie e Lario Reti Gas in Acsm-Agam. Ricordiamo che il Comune di Como è azionista della stessa Acsm-Agam con il 24,8% del capitale che vede anche tra i maggiori soci il Comune di Monza con il 27,1% e A2A con il 24,8 per cento. Lo scorso 13 novembre Acsm-Agam ha delineato le linee guida del progetto di super-utility lombarda che porterebbe alla costituzione di una realtà quotata, a maggioranza pubblica supportata da un solido partner industriale di profilo nazionale, cioè la stessa A2A, che potrebbe poi consolidare il nuovo gruppo.

Nell’ambito delle Mid CapAcea (+3,6%) è stata la protagonista indiscussa della seduta di ieri grazie all’accoglienza positiva che gli investitori hanno riservato al nuovo piano industriale al 2022. Il documento presentato dai vertici della multi-utility capitolina si è focalizzato sugli investimenti nella rete di distribuzione elettrica e in quella idrica. Gli obiettivi del piano sono: (i) 3 miliardi di euro d’investimenti infrastrutturali, di cui 400 milioni legati a progetti di innovazione tecnologica; (ii) crescita media annua dell’Ebitda del 6%, con raggiungimento di 1 miliardo al 2020 (consensus a 891,3 milioni) e il superamento di 1,1 miliardi al 2022 (consensus a 906 milioni); (iii) dividendi in aumento a 700 milioni distribuibili nell’arco di piano, con pay-out sempre superiore al 50%; (iv) controllo dell’indebitamento finanziario con il leverage in riduzione fino a 2,8x nel 2022.

Tra le società a bassa capitalizzazione, cioè le Small Cap, sono tornati gli acquisti su Falck Renewables (+1,1%), mentre prevalgono di nuovo le vendite su ErgyCapital (-2,7%).