Gian Maria Mossa, Ad di Banca Generali, ha confermato le previsioni positive sull’andamento della raccolta anticipate durante la presentazione dei risultati del terzo trimestre, ribadendo che anche i dati di novembre sono sostenuti e i flussi netti per il 2017 si attesteranno a 6,5 miliardi. Il nuovo denaro porterà il totale delle masse gestite a 54 miliardi, permettendo a Banca Generali un livello di commissioni e una redditività tali da portare l’utile netto a 200 milioni.
La crescita in termini numerici sarà accompagnata da una revisione della struttura che si focalizzerà sulla clientela di alto livello, proseguendo nel percorso individuato qualche anno fa di svilupparsi nel wealth management.
Dal punto di vista operativo la riorganizzazione porterà alla ridefinizione della rete dove spariranno le divisioni territoriali, mentre prevarrà un tipo di segmentazione legato alle masse. Nel dettaglio, vi sarà la rete dei financial planner (professionisti con portafogli fino a 15 milioni che oggi rappresentano il 13% delle masse), la rete private banker (consulenti con portafogli vicini ai 30 milioni, pari al 53% delle masse) e i wealth manager (la fascia più alta con portafogli attorno agli 80 milioni pari al 34% delle masse).
COMMENTO
La strategia delineata da Mossa di spingere con maggiore decisione sulla fascia alta della clientela, puntando sul private banking, sta dando i frutti attesi. Negli ultimi quattro anni il portafoglio medio dei consulenti è cresciuto di circa il 50%, passando da 19 milioni a 28 milioni. Un incremento che si è riflesso anche nello sviluppo delle masse totali.
Ed è stato rispecchiato dall’andamento del titolo che, nel corso degli ultimi 12 mesi, ha registrato un incremento di quasi il 50%, arrivando a 29,57 euro. Oggi a Piazza Affari le azioni segnano alle 11:20 un incremento dello 0,3% a 29,57 euro.
Il consensus degli analisti, riportato da Bloomberg, vede ancora uno spazio di crescita con un target price medio di 32,54 euro. Proprio oggi due case hanno confermato il loro giudizio positivo. Si tratta, rispettivamente, di Mediobanca che ha assegnato ai titoli della banca un ‘outperform’ con un prezzo obiettivo di 33 euro e di Banca Imi con target price a 32,8 euro e giudizio ‘add’.