Mercati – Euro e petrolio in risalita, Ftse Mib +0,5% con le banche

Intorno alle 16:00 il Ftse Mib di Milano si attesta in rialzo dello 0,5%, sovraperformando gli altri europei grazie soprattutto alla buona giornata dei titoli bancari. Poco mosse le altre Borse europee, frenate dalla risalita dell’euro, nonostante la partenza positiva di Wall Street. Oltreoceano infatti gli indici americani ripartono in rialzo (+0,3-0,5%) dopo la battuta d’arresto del Nasdaq nella seduta precedente, innescata dai realizzi sul comparto hi-tech.

Nel Vecchio Continente il Dax di Francoforte è a +0,2%, il Cac 40 di Parigi e l’Ibex 35 di Madrid sono invariati mentre il Ftse 100 flette dello 0,4%, ancora parzialmente penalizzato dal rafforzamento della sterlina.

In attesa di novità dal vertice in corso a Vienna tra paesi Opec e non Opec, risalgono le quotazioni del petrolio con Wti e Brent rispettivamente a 57,6 e 63,2 dollari al barile. L’oro nero beneficia dell’ottimismo in merito ad una possibile estensione degli accordi per limitare la produzione, attualmente in scadenza a marzo 2018.

Nella corposa agenda macroeconomica odierna spiccano i dati preliminari di novembre sull’inflazione dell’Eurozona, lievemente al di sotto delle stime, mentre il tasso di disoccupazione è sceso all’8,8 per cento. Negli Stati Uniti invece sono stati divulgate le statistiche di ottobre su reddito e spesa personali, sostanzialmente in linea con le previsioni degli analisti.

In seguito ai dati deludenti sull’inflazione europea l’euro/dollaro ha aggiornato il minimo intraday in area 1,182 per poi riprendere a salire e riavvicinarsi a quota 1,19.  Prosegue il rally della sterlina innescato ieri dalle sensazioni positive per un accordo tra Londra e l’UE sul costo della Brexit. La moneta britannica sfiora gli 1,35 dollari mentre il cross con l’euro si fissa a 0,882.

Acquisti diffusi sull’obbligazionario, dove il rendimento del decennale italiano scende all’1,74%, mentre lo spread con il Bund tedesco scende a 138 punti base.

A Piazza Affari avanzano i bancari, sostenuti dai primi risultati positivi relativi ai requisiti patrimoniali minimi Srep e dal possibile rinvio dell’entrata in vigore delle nuove regole per la gestione dei crediti deteriorati.

Acquisti in particolare su BPER (+4,2%), UBI (+3,5%), che beneficia anche del rialzo del target price da parte di Morgan Stanley, e BANCO BPM (+2,8%).

In evidenza anche CAMPARI (+2,7%), UNIPOLSAI (+2,5%) e UNIPOL (+2%), mentre in fondo al listino principale scivolano FERRARI (-2,5%) e SAIPEM (-1,6%).