Il gruppo Mittel ha archiviato l’esercizio 2016/17 con un utile netto di 31,5 milioni, grazie soprattutto alle dismissioni degli asset non-core e in particolare la partecipazione di minoranza detenuta in Livanova. L’indebitamento finanziario aumenta a 102,2 milioni.
Il gruppo Mittel ha chiuso l’esercizio 2016/17 con un utile netto di 31,5 milioni che si confronta con il rosso di 4,5 milioni dell’anno precedente.
I ricavi si sono attestati a 44,5 milioni dai 9,7 milioni del periodo di confronto, grazie all’inclusione, ancora parziale, nel perimetro di consolidamento delle acquisizioni di maggioranza perfezionate. Alla voce contribuiscono, principalmente il settore sanitario- assistenziale (gruppo Zaffiro e controllate) per 22,9 milioni (11 mesi), il real estate per 12,5 milioni (5,9 milioni al 30 settembre 2016), il Design (Ceramica Cielo) per 5 milioni (3 mesi) e l’advisory per 2,7 milioni (1,2 milioni al 30 settembre 2016);
L’allargamento del perimetro ha implicato anche un incremento dei costi operativi, saliti a 40,7 milioni (+73,1% a/a). Gli oneri si suddividono in costi per acquisti, servizi e diversi per 24,2 milioni (+43,5% a/a) e costi del personale per 16,5 milioni (6,6 milioni nell’anno precedente).
Tali dinamiche hanno riportato in positivo l’Ebitda per 3,3 milioni (-15,1 milioni nel periodo di confronto). Il tutto dopo avere beneficiato anche all’aumento dei proventi da partecipazioni a 9,6 milioni (+10,3% a/a), imputabili principalmente alla cessione della quota detenuta in Castello Sgr che ha determinato una plusvalenza pari a 3,2 milioni.
Dopo la diminuzione delle rettifiche sulle attività finanziarie a 8 milioni (-66,2% a/a) e plusvalenze per 42,4 milioni generate dalla cessione di alcuni asset non core (in particolare quella di minoranza posseduta in Livanova, colosso medicale quotato sul Nasdaq), il risultato operativo è tornato in positivo per 36,8 milioni (-14,1 milioni al 30 settembre 2016).
La gestione finanziaria è stata negativa per 8,3 milioni (-2,3 milioni nel periodo di confronto) e sono state spesate imposte per 3 milioni (4,7 milioni nell’esercizio precedente).
L’indebitamento finanziario evidenzia un peggioramento di 47,7 milioni, attestandosi a 102,2 milioni. Andamento attribuibile principalmente alla liquidità impiegata per le acquisizioni effettuate.
Si ricorda che il cda di Mittel ha approvato il piano strategico 2016/19, focalizzato su alcuni punti cardine rappresentati dalla valorizzazione degli asset non core in portafoglio, al fine di generare nuove risorse per investimenti e dallo sviluppo dell’attività di investimento in piccole e medie imprese italiane a elevata generazione di cash flow.