Unicredit annuncia di avere sottoscritto un accordo vincolante con Dorotheum per il trasferimento delle attività del credito su pegno in Italia. Dorotheum, casa d’asta austriaca con una storia di oltre 310 anni, è un primario operatore nel settore del credito su pegno e, con questa transazione, diventerà il più grande operatore in Europa.
L’operazione prevede il pagamento da parte di Dorotheum di un corrispettivo pari a 141 milioni al closing, nonché di un potenziale earn-out a favore di Unicredit fino a 10 milioni da corrispondersi dopo tre anni. La transazione avrà, nel 2018, un impatto positivo per circa 100 milioni sul conto economico consolidato di Unicredit e di quasi 4 punti base sul Cet1 ratio di gruppo.
La chiusura dell’operazione è attesa nel primo semestre del 2018, mediante il trasferimento delle attività del credito su pegno a una nuova società finanziaria che sarà detenuta interamente da Dorotheum. L’operazione è soggetta alle consuete condizioni sospensive, inclusa l’autorizzazione da parte dell’autorità di vigilanza.
La Banca dei Pegni dispone di 35 filiali, tra cui le più importanti sono quelle di Palermo e Roma. Il giro d’affari della controllata di piazza Gae Aulenti sarebbe di circa 200 milioni di crediti garantiti, detenendo la leadership del mercato che si aggira attorno al miliardo di erogato annuo.
Dorotheum intende espandere le proprie attività in Italia, facendo leva sulla propria esperienza internazionale e sulle competenze degli attuali lavoratori, così da sviluppare ulteriormente il business e il settore.
COMMENTO
L’operazione si inserisce nella strategia messa a punto dal piano ‘Transform 2019’ di focalizzazione sulle attività core. La dismissione ha un piccolo effetto positivo sulla patrimonializzazione, portando un beneficio di 4 basis point al Cet1 che al 30 settembre 2017 si era attestato al 13,81 per cento.

























