Mediobanca vara la propria divisione di private banking, integrando Banca Esperia nel gruppo e facendola confluire nella nuova divisione Mediobanca Private Banking. La struttura sarà guidata da Angelo Viganò e si appresta a servire una clientela di fascia molto elevata, con una soglia di ingresso di 5 milioni di patrimonio.
L’istituto di piazzetta Cuccia punta in modo deciso su questa nuova area e offrirà un servizio a 360 gradi da boutique specializzata per le esigenze sofisticate della propria clientela, principalmente imprenditori a cui offrire asset management anche attraverso investimenti alternativi, private equity, real estate e club deal. La nuova realtà sarà fortemente integrata nel gruppo che è in grado di fornire i servizi più tradizionali di una banca d’affari, come m&a, consulenza corporate e finanziamenti.
Il controllo totale di Banca Esperia è stato raggiungo lo scorso mese di aprile con l’acquisto del 50% in mano a Banca Mediolanum per 142 milioni. Attualmente la banca apporta commissioni per 70 milioni, mentre l’obiettivo è di arrivare a 120 milioni.
“L’incorporazione di Banca Esperia in Mediobanca dopo l’acquisizione del controllo totalitario dello scorso aprile segna un’ulteriore accelerazione nel Wealth Management”, commenta Francesco Saverio Vinci, direttore generale di Mediobanca, “La creazione del brand Mediobanca Private Banking mette un nuovo importante tassello nel presidio della fascia alta di mercato (e di family office), già presidiata all’estero con Compagnie Monégasque de Banque e nei servizi fiduciari con Spafid, e rappresenta l’opportunità di dare vita a un servizio unico nel private & investment banking in grado di mettere le forti competenze corporate di Mediobanca al servizio dei clienti private”.
