Seduta volatile per le Borse Europee che chiudono in rosso sulla scia di Wall Street. Sul mercato a stelle e strisce pesano le indiscrezioni di ABC News secondo cui Michael Flynn avrebbe dichiarato che il presidente Donald Trump lo aveva diretto a contattare i russi. Voci che potrebbero ostacolare l’approvazione della riforma fiscale, inizialmente attesa per oggi.
A Piazza Affari il Ftse Mib archivia le contrattazioni in ribasso dell’1,2% a 22.106,1. punti, con Ynap e i petroliferi Saipem e Tenaris in controtendenza. Variazioni simili anche per il Dax di Francoforte (-1,2%), l’Ibex 35 di Madrid (-1,2%) il Cac 40 di Parigi (-1%), mentre il Ftse 100 termina poco sotto la parità (-0,4%).
Sul Forex l’EUR/USD risale a 1,19, mentre il dollaro yen cala a 112. L’appoggio del repubblicano John McCain avev alimentato l’ottimismo per l’approvazione del disegno di legge in Senato ma il rinvio del voto di ieri e le indiscrezioni di oggi hanno gettato dubbi sull’esito positivo dell’iter, indebolendo la valuta statunitense.
Tra le materie prime salgono le quotazioni del petrolio, all’indomani dell’attesa decisione di prolungare i tagli alla produzione fino a fine 2018. Wti e Brent scambiano rispettivamente a 58,4 e 63,8 dollari al barile, in rialzo di circa 2 punti percentuali. Balzo dell’oro a quota 1.287 dollari l’oncia.
In mattinata sono stati diffusi i dati finali di novembre sull’attività manifatturiera, che hanno confermato la solidità emersa dalle stime preliminari. Sono stati pubblicati inoltre i numeri finali del terzo trimestre sul Pil italiano, in crescita dello 0,4% su base trimestrale e dell’1,7% rispetto a un anno prima. Negli Usa invece gli indici Pmi e Ism hanno segnalato un rallentamento nel ritmo di espansione dell’attività manifatturiera nel mese di novembre.
Acquisti sull’obbligazionario, con il rendimento del decennale italiano che scende all’1,70%, separato da uno spread con il Bund tedesco in area 139 punti base.
A Piazza Affari si mettono in luce YNAP (+3,4%), e TENARIS (+2,5%) e SAIPEM (+1,8%) in scia al progresso del greggio. Quest’ultima si è anche aggiudicata un nuovo contratto E&C offshore in Arabia Saudita e lavori aggiuntivi su contratti esistenti in Africa per un valore complessivo di circa 400 milioni di dollari.
Ben intonata anche PRYSMIAN (+1,9%) e in positivo BANCA MEDIOLANUM (+0,3%). In calo FCA (-2%) nonostante i dati sulle vendite negli Usa migliori delle attese, con un calo inferiore alle previsioni.
Sottotono ITALGAS (-2,4%), su cui Banca Akros ha tagliato il giudizio a “Neutral” dal precedente “Accumulate” con il target price confermato a 5,10 euro. Scivolano in fondo al Ftse Mib STM (-3,6%), BPER (-3%) e BUZZI (-2,8%).