Denaro sulle Borse europee, sostenute dall’approvazione al Senato statunitense della riforma fiscale proposta dall’amministrazione Trump. In mattinata i principali listini continentali mostrano rialzi intorno al punto percentuale grazie ai quali recuperano gran parte delle perdite di venerdì.
Poco prima delle 12:00 il Ftse Mib avanza dell’1% in area 22.320 punti, sostanzialmente in linea con il Dax di Francoforte (+1,2%) e il Cac 40 di Parigi (+1%). Positivi anche l’Ibex 35 di Madrid (+0,75%) e il Ftse 100 di Londra (+0,8%), in una giornata potenzialmente decisiva sul fronte Brexit.
Oggi infatti il premier britannico Theresa May incontrerà i vertici dell’Unione Europea per esaminare i progressi delle trattative, con le parti sempre più vicine a un accordo. L’intesa sul conto del divorzio e sui diritti dei cittadini sembra raggiunta, mentre resterebbe da definire la questione dei confini irlandesi.
Sul Forex il dollaro recupera terreno, riportando il cambio con l’euro a 1,185 e riavvicinandosi a quota 113 yen per dollaro. Il rafforzamento del biglietto verde penalizza le quotazioni delle commodities. Il petrolio ritraccia, scontando anche il nuovo aumento degli impianti di trivellazione in Nord America, con Wti e Brent rispettivamente in area 58 e 63,5 dollari al barile, mentre l’oro scende a 1.273 dollari l’oncia dopo l’impennata di venerdì.
Sull’obbligazionario il rendimento del Btp italiano è invariato all’1,71 per cento. Lo spread con il Bund tedesco risulta in calo di due basis points in area 138 punti base.
A Piazza Affari svetta BUZZI (+4,5%), favorita dall’approvazione della riforma fiscale americana al Senato e dall’apprezzamento del dollaro.
In evidenza anche FCA (+3,1%) nonostante la flessione delle vendite in Italia a novembre. Nel weekend l’Ad Sergio Marchionne ha annunciato che il nuovo business plan verrà rilasciato nel secondo trimestre del 2018, mentre per la fine dello stesso anno è previsto lo scorporo di Magneti Marelli e Comau. Intanto si lavora ad un’estensione della partnership con Hyundai nel segmento dei veicoli a idrogeno.
Sale di riflesso la holding EXOR (+2%), mentre rimbalza STM (+2,2%) dopo un’ottava in rosso. Acquisti anche sui bancari con BPER a +2,3%, INTESA a +1,4%, UBI a +1,3% e UNICREDIT a +1,1 per cento. L’istituto di piazza Gae Aulenti riunisce oggi gli azionisti per votare la rimozione del tetto del 5% nell’esercizio dei diritti di voto, la conversione obbligatoria delle azioni di risparmio in ordinarie e altre modifiche statutarie.
In controtendenza, infine, PRYSMIAN (-0,8%) che acquisirà l’americana General Cable per 3 miliardi di dollari.