ll Ftse Italia Servizi Finanziari termina la settimana con un rosso del 3,6% e in direzione nettamente opposta rispetto all’omologo europeo (+0,1%), risentendo anche delle vendite sul comparto bancario (-0,6%) e sotto-performando di oltre due percentuali il Ftse Mib (-1,4%).
Ottava contrastata per i titoli del risparmio gestito, tra cui si mettono in evidenza Banca Mediolanum (+2,5%) che non ha risentito dell’ufficialità dall’uscita del Ftse Mib a partire dal prossimo 18 dicembre, e Fineco (+2,2%) che si è portata su nuovi massimi storici.
Su Exor (-5,1%) scattano le prese di profitto ma, tuttavia, la performance da inizio anno resta nettamente positiva (+21,7%).
Nel Mid Cap lettera su Banca Intermobiliare (-5%) a diversi giorni dalla precisazione del fondo inglese Attestor sul fatto che l’acquisto della quota di controllo procede in maniera spedita.
Le prese di beneficio penalizzano anche doBank (-4,1%), Banca Ifis (-4,2%) e, in misura minore, Cerved (-1,3%) che ha avviato la semplificazione dell’assetto societario.
Frazionale ribasso per DeA Capital (-0,8%) che nei giorni scorsi ha lanciato, insieme a Banca Imi, una Spac con un obiettivo di raccolta tra 200/250 milioni.
Tra le Small Cap affonda Mittel (-8,8%) nonostante il ritorno all’utile per 31,5 milioni nei primi nove mesi del 2017.