Unicredit non prevede la vendita nel breve periodo dell’8,6% detenuto in Mediobanca.
È quanto ha sottolineato il direttore generale Gianni Franco Papa durante l’assemblea straordinaria convocata per dare il via libera ad alcune modifiche dello statuto, aggiungendo che “Tutte le attività del gruppo, inclusa la quota in Mediobanca, sono soggette alla stessa attenta e disciplinata gestione e ogni opportunità di generazione di valore incrementale viene valutata di continuo”.
Si segnala che l’assemblea degli azionisti ha approvato le seguenti modifiche statutarie: l’eliminazione del limite del 5% all’esercizio del diritto di voto e l’introduzione della facoltà per il board di presentare una propria lista di candidati alla carica di amministratore, con il numero dei consiglieri espresso dalle minoranze che aumenterà da uno a due. Inoltre, è stata deliberata la conversione obbligatoria delle azioni di risparmio in azioni ordinarie (per le quali è stato stabilito un rapporto di conversione di 3,82 azioni ordinarie ogni 1 azione di risparmio cui si aggiungono 27,25 euro per ogni titolo di risparmio), oltre al trasferimento della sede sociale da Roma a Milano.
L’approvazione è avvenuta con percentuali di voto comprese tra il 98% e il 99%, con la presenza di oltre il 60% del capitale.
Intorno alla 14:15 il titolo segna un rialzo dell’1,4% a 17,11 euro, performance in linea al Ftse Italia Banche (+1,4%).

























