Dopo un avvio della scorsa settimana all’insegna degli acquisti, registrando giovedì il nuovo massimo storico a 30.319 punti, il Ftse Italia Servizi Pubblici ha perso nella giornata di venerdì parte dei guadagni maturati nelle sedute precedenti.
La performance complessiva del paniere dei titoli tricolori del settore utility e delle rinnovabili nelle ultime cinque sedute è stata comunque positiva (+0,6%) e decisamente superiore a quella del principale indice di piazza Affari, cioè del Ftse Mib (-1,4%), mentre è stata sostanzialmente in linea con quella dello Stoxx Europe 600 Utilities (+0,7%).
A dare una mano al Ftse Italia Servizi Pubblici nella scorsa ottava ci ha pensato anche il mercato dei governativi europei, con i rendimenti sui titoli di Stato italiani che hanno continuato la loro discesa e lo spread con in Bund (con riferimento alle scadenze a 10 anni) in area 140 punti base.
Nel segmento delle Big Cap, il titolo che ha registrato la maggiore variazione settimanale positiva delle quotazioni è stato Italgas (+1,2%) che nel pomeriggio di giovedì ha annunciato di aver portato a casa un’altra piccola acquisizione. Il gruppo guidato da Paolo Gallo ha sottoscritto con CPL Concordia un accordo vincolante per l’acquisizione di un portafoglio di 7 concessioni gas nel Sud Italia, per complessivi 16 Comuni. L’Enterprise value dell’operazione è stata stabilita in 13 milioni di euro. Al closing dell’operazione il prezzo sarà corrisposto interamente per cassa al netto del debito. Venerdì poi è arrivato il downgrade di Banca Akros a “Neutral” dal precedente “Accumulate” con il target price confermato a 5,10 euro.
Ottava all’insegna del denaro anche per Terna (+1,1%) in assenza di notizie societarie o di settore che possano aver avuto un impatto diretto e/o indiretto sui conti del gruppo guidato da Luigi Ferraris.
Saldo settimanale positivo per A2A (+0,5%) che venerdì ha comunicato di aver ottenuto dalla Banca europea per gli investimenti (Bei) una linea di credito da 100 milioni, utilizzabile in diverse tranche con durata di 15 anni e avente un periodo di disponibilità di 36 mesi. La linea di credito è destinata a finanziare principalmente gli investimenti del gruppo guidato da Luca Valerio Camerano nel settore ambientale per il recupero di materia ed energia dai rifiuti differenziati.
Chiusura di ottava su livelli lievemente superiori a quelli raggiunti nella seduta di venerdì 24 novembre per Enel (+0,3%). In realtà, le quotazioni dei titoli del colosso elettrico italiano nella mattinata di giovedì hanno raggiunto il nuovo massimo dell’anno a 5,55 euro per poi chiudere venerdì pomeriggio a quota 5,37 euro. A sostenere gli acquisti sulle azioni Enel i cinque report pubblicati la scorsa settimana in cui tutti gli analisti hanno rivisto al rialzo i rispettivi prezzi obiettivo. Da segnalare che sempre giovedì, il gruppo guidato da Francesco Starace ha annunciato un accordo con il fondo Gulf Pacific Power relativo alla vendita a quest’ultimo l’80% dei titoli di “Classe A” di una controllata proprietaria di un parco eolico da 200 MW nel Kansas e uno da 150 MW in Oklahoma. Il corrispettivo dell’operazione è di 233 milioni di dollari statunitensi e sarà pagabile al perfezionamento dell’accordo, previsto per fine 2017. A operazione conclusa, Enel Green Power North America continuerà a gestire, operare e assicurare la manutenzione di entrambi i parchi eolici, mantenendo il 20% dei titoli di “Classe A” in Rocky Caney Wind. L’operazione consentirà ad Enel di far uscire dalla sua area di consolidamento il debito di Caney River e Rocky Ridge, che ammonta a 140 milioni di dollari.
Nell’ambito delle Mid Cap, è da segnalare l’exploit borsistico di Acea (+15,8%) sulla scia dell’accoglienza positiva che ha avuto il nuovo piano industriale presentato lo scorso martedì e che ha spinto gli analisti che coprono il titolo a rivedere al rialzo stime e target price.
Settimana borsistica positiva anche per Hera (+2,1%) che mercoledì ha incassato dagli esperti di Equita la revisione al rialzo del prezzo obiettivo a 3,12 euro dal precedente target price a 2,89 euro, con la conferma del giudizio “Hold”.
Ottava all’insegna della lettera, invece, per Erg (-1,5%) che nella sola seduta di venerdì ha visto squagliare i quattro rialzi consecutivi precedenti. Ad alimentare le vendite sui titoli del gruppo genovese le prese di beneficio scattate dopo il forte rialzo degli ultimi mesi anche sulla scia del report pubblicato nella mattina di venerdì, prima dell’apertura dei mercati, da parte degli analisti di Kepler Cheuvreux in cui è stato ridotto il giudizio a “Hold” dal precedente “Buy”, con il prezzo obiettivo confermato a 16 euro.
Tra le società a bassa capitalizzazione, cioè le Small Cap, l’unico titolo che ha registrato una variazione settimanale positiva delle quotazioni è stato K.R. Energy mentre la peggiore performance borsistica della scorsa ottava all’interno del segmento in esame è stata registrata dal Gruppo Waste Italia (-2,7%).