Nella serata di ieri, il gruppo guidato da Luca Valerio Camerano ha comunicato che sono stati individuate insieme a Acsm-Agam (di cui A2A detiene il 24,8% del capitale), Aspem Varese (di cui A2A detiene il 90% del capitale), Azienda Energetica Valtellina e Valchiavenna o AEVV (di cui A2A detiene il 9,4% del capitale) e Lario Reti Holding le linee guida di un progetto di partnership industriale e societaria contenute in documento tecnico che è stato condiviso da tutte le parti coinvolte.
Come già annunciato lo scorso 13 novembre dalla stessa Acsm-Agam, gli step operativi per il perfezionamento dell’aggregazione prevedono la fusione per incorporazione nella multi-utility di Como e Monza di Aspem Varese, AEVV, ACEL Service, AEVV Energie e Lario Reti Gas e, successivamente, la riorganizzazione delle società di business, per il tramite di conferimenti in società già esistenti nel gruppo o di nuova costituzione.
Acsm-Agam post-operazione si configurerebbe come un player quotato, a maggioranza pubblica, supportato da A2A, partner industriale di profilo nazionale. Previsioni statutarie e dettagli di governance sono in fase di definizione anche per tenere conto degli obiettivi dei soci, con lo statuto e il patto parasociale che consentiranno il consolidamento della realtà aggregata da parte di A2A.
La struttura dell’operazione, per come delineata e pianificata, prevede un passaggio preliminare nei Consigli comunali interessati, da tenersi nel corso di dicembre, per l’adozione di una delibera di indirizzo con la contestuale messa a disposizione dei consiglieri comunali di un documento tecnico contenente, tra l’altro, informazioni di carattere prospettico attinenti previsioni economiche e finanziarie della realtà post aggregazione. Queste informazioni, fermo restando la loro natura preliminare, si basano sulle ipotesi di previsione di aggiudicazione degli ATEM distribuzione gas e di sviluppo, sia nei business tradizionali che in quelli più innovativi, indicando per Acsm-Agam post-operazione la possibilità di generare a fine piano (2021), un Ebitda stimato in un intervallo compreso tra circa 90 milioni e 120 milioni di euro.
Inoltre, è previsto un forte sviluppo di iniziative sui territori con un piano di investimenti nel periodo 2017-2021 che, in base agli esiti delle gare nella distribuzione gas, potrà arrivare sino a circa 500 milioni. Le proiezioni di evoluzione del risultato netto della realtà aggregata ipotizzano una politica di dividendi in potenziale crescita.
Da segnalare che le informazioni previsionali non hanno ancora formato oggetto di deliberazione da parte dei Consigli di amministrazione di Acsm-Agam e di A2A in quanto preliminari. Al riguardo i vertici della multi-utility di Como e di Monza confermano la validità del piano industriale comunicato al mercato lo scorso 13 novembre nel caso in cui la descritta operazione non dovesse perfezionarsi. Si evidenzia infine che, ad oggi, non è stato sottoscritto alcun documento contrattuale vincolante tra le Parti e non vi è, pertanto, certezza circa il perfezionamento dell’operazione che dovrà essere approvata dai Consigli comunali interessati nonché dai competenti organi sociali delle parti coinvolte, ivi compreso dal Comitato delle Operazioni con Parti correlate di Acsm-Agam
Quest’ultimo organo dovrà rilasciare il proprio parere sull’operazione, e sempre previo completamento delle attività di due diligence, ancora in corso, e il rilascio della fairness opinion del proprio advisor; quanto ad A2A, la stessa valuterà l’opportunità di avvalersi dell’esenzione di cui all’articolo 14 del Regolamento Consob recante disposizioni in materia di operazioni con parti correlate.