Dopo una partenza poco mossa i principali listini europei perdono terreno e intorno alle 12:00 scambiano poco sotto la parità. A Milano il Ftse Mib cede lo 0,3%, sostanzialmente in linea con il Dax di Francoforte (-0,5%), il Cac 40 di Parigi (-0,5%)e l’Ibex 35 di Madrid (-0,3%).
Resiste il Ftse 100 di Londra, invariato, favorito dal deprezzamento della sterlina, che scivola a 1,342 dollari, mentre il cross con l’euro risale a 0,884. Il dollaro sale rispetto il paniere delle altre principali valute sostenuto dalle aspettative legate alla nuova riforma fiscale negli Stati Uniti. Il cambio dollaro/yen scambia a 112,5, mentre l’euro/dollaro si mantiene stabile a 1,186 rispetto all’apertura.
Mattinata ricca di appuntamenti macro, con i Markit Pmi servizi dei principali paesi europei che hanno confermato il buono stato di salute dell’attività terziaria, ad eccezione della Germania dove l’indice ha registrato un lieve rallentamento. Frenata delle vendite retail nell’Eurozona nel mese di ottobre che sono risultate inferiori rispetto alle attese del mercato.
Nel pomeriggio in Usa usciranno la bilancia commerciale di ottobre, il Pmi servizi di novembre e l’indice Ism non manifatturiero sempre relativo allo scorso mese.
Tra le materie prime il petrolio registra un lieve calo, con il Brent (-0,2%) a 62,3 dollari e il Wti (-0,5%) a 57,2 dollari. Ancora poco mosso l’oro che si mantiene a 1.276 dollari l’oncia.
Sull’obbligazionario, infine, il rendimento del decennale italiano rimane stabile all’1,7%, separato da un differenziale con il Bund tedesco in leggera crescita a 137,2 punti base.
Tornando a Piazza Affari, in evidenza MEDIASET (+1,5%), nel giorno in cui il CdA di TELECOM ITALIA (+0,4%) è chiamato a discutere dell’accordo per l’acquisto di contenuti dal Biscione, oltre che della possibilità di scorporo della rete. Acquisti anche su CNH (+1,1%) e su MONCLER (+1,1%), quest’ultima sostenuta dalla raccomandazione buy di Deutsche Bank.
Vendite sul comparto bancario, in particolare su BANCO BPM (-2%). Realizzi su BUZZI (-2%), sottotono STM (-1,5%) in scia alla debolezza del comparto tecnologico.
Lieve rimbalzo per PRYSMIAN (+0,9%), acquisti su A2A (+1%) dopo l’ufficializzazione delle linee guida del piano per la super-utility lombarda.