Mercati – Verso una chiusura incolore, Milano sulla parità

Prosegue all’insegna dell’incertezza la seduta delle Borse europee, complice anche l’avvio poco mosso di Wall Street. Intorno alle 16:00 scambiano intorno alla parità il Ftse Mib di Milano, l’Ibex 35 di Madrid e il Ftse 100 di Londra mentre il Dax di Francoforte (-0,4%) e il Cac 40 di Parigi (-0,5%) sono in lieve ribasso.

Oltreoceano rimbalza in apertura il Nasdaq, penalizzato ieri dai realizzi sul comparto tecnologico, mentre S&P 500 e Dow Jones non mostrano variazioni significative.

Sul Forex il dollaro mantiene i guadagni rispetto alle altre valute, ancora spinto dalle aspettative di riduzione delle tasse negli Stati Uniti. Il cambio dollaro/yen scambia a 112,6, mentre l’euro/dollaro scende a 1,184 rispetto all’apertura. La sterlina resta in calo a 1,342 dollari, anche a causa dello stallo sulle trattative per l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea. Il cross con l’euro scende invece a 0,881.

Mattinata ricca di appuntamenti macro, con i Markit Pmi servizi dei principali paesi europei che hanno confermato il buono stato di salute dell’attività terziaria, ad eccezione della Germania dove l’indice ha registrato un lieve rallentamento. Frenata delle vendite retail nell’Eurozona nel mese di ottobre che sono risultate inferiori rispetto alle attese del mercato.

Il dipartimento del commercio degli Stati Uniti ha reso noto che la bilancia commerciale ad ottobre presenta un deficit superiore alle attese degli analisti, mentre il Pmi servizi di novembre ha deluso le aspettative.

Tra le materie prime il petrolio rimane sostanzialmente stabile rispetto a questa mattina, con un leggero calo del Brent (-0,2%) a 62,6 dollari e una lieve crescita del Wti (+0,2%) a 57,4 dollari.  In calo l’oro che  scende a 1.271 dollari l’oncia.

Sull’obbligazionario, infine, il rendimento del decennale italiano resta in area 1,7%, separato da un differenziale con il Bund tedesco in leggera crescita a circa 137 punti base.

Tornando a Piazza Affari, ancora in evidenza MEDIASET (+2,8%), nel giorno in cui il CdA di TELECOM ITALIA (+0,4%) è chiamato a discutere dell’accordo per l’acquisto di contenuti dal Biscione, oltre che della possibilità di scorporo della rete. Acquisti anche su MONCLER (+2,2%), sostenuta dalla raccomandazione buy di Deutsche Bank e dall’aumento del target price.

Si riprende STM (+1,2%), dopo le perdite della mattinata in scia alla debolezza del comparto tecnologico, mentre si sposta in territorio negativo PRYSMIAN (-0,6%).

Vendite sul comparto bancario, in particolare su BANCO BPM (-2,7%).