Mercati – Europa resta in negativo dopo avvio incerto Wall Street

Prosegue in rosso la seduta delle Borse continentali, eccetto Londra con il Ftse 100 in frazionale rialzo (+0,4%). Intorno alle 15:45 il Ftse Mib di Milano arretra dello 0,5%, il Cac 40 di Parigi limita le perdite a -0,3%, il Dax di Francoforte lascia sul campo lo 0,9% e l’Ibex 35 di Madrid è a -0,6 per cento.

Oltreoceano S&P 500 e Dow Jones hanno aperto intorno alla parità mentre resta volatile il Nasdaq. Il tutto dopo la pubblicazione del report Adp sul mercato del lavoro statunitense, che ha evidenziato la creazione di 190 mila nuovi impieghi a novembre, in linea con le attese ma in calo rispetto alle 235 mila unità del mese precedente.

Sul Forex l’euro/dollaro oscilla in area 1,18 mentre il dollaro/yen scambia a quota 112,3. Sterlina in calo a 1,337 dollari mentre l’euro avanza a 0,882 rispetto alla valuta britannica.

Tra le materie prime perdono terreno le quotazioni del petrolio, con Wti e Brent in calo di circa l’1% rispettivamente a 57 e 62,3 dollari al barile in attesa delle statistiche settimanali dell’Eia di oggi pomeriggio sulle scorte statunitensi.

Sull’obbligazionario il rendimento del decennale italiano rimane poco mosso all’1,7%, separato da un differenziale con il Bund tedesco in lieve aumento a 140 punti base.

Sul Ftse Mib avanzano YNAP (+3,5%) e TELECOM ITALIA (+2,8%), quest’ultima dopo l’approvazione anticipata del budget per il 2018 e la conferma delle linee guida del piano industriale 2018-2020.

In positivo anche FERRAGAMO (+1%) e LEONARDO (+0,8%), frazionali rialzi per le utilities. Sottotono i bancari, tra cui limita i danni UNICREDIT (-0,2%). Invariata MEDIASET, che proseguirà i negoziati con Tim per la cessione di contenuti relativi a Seria A TIM 2017/2018, UEFA Champions League 2018 e altri eventi calcistici internazionali offerti da Premium.

Resta in fondo al listino STM (-3,8%) indebolita anche dalla notizia che in futuro Apple, che pesa per circa il 10% del fatturato del colosso italo-francese, potrebbe produrre in casa i propri microchip. Vendite su FCA  e BUZZI, entrambe in calo di due punti percentuali.