Mercati – Milano -0,4%, vendite su Stm

Ribassi diffusi tra i listini del Vecchio Continente, ad eccezione del Ftse 100 di Londra (-0,1%) che scambia intorno alla parità. Poco dopo mezzogiorno, a Milano, il Ftse Mib arretra dello 0,4% in linea con il Cac 40 di Parigi mentre il Dax di Francoforte lascia sul campo lo 0,9% e l’Ibex 35 di Madrid è a -1,1 per cento.

Sul fronte macroeconomico sono attesi nel pomeriggio i dati Adp sui nuovi posti di lavoro creati a novembre nel settore privato americano, in attesa dei non farm payroll in uscita venerdì. In mattinata intanto sono stati diffusi i numeri sugli ordini industriali in Germania, in aumento a ottobre dello 0,5% su base mensile, oltre all’indice PMI relativo alle vendite al dettaglio in Italia (49,2 punti), che segna a novembre un calo dopo due mesi di espansione.

Sul Forex l’euro/dollaro resta stabile 1,182 mentre il dollaro/yen cala di quasi mezzo punto percentuale in area 112,1. Il tutto in attesa dei dati sul mercato del lavoro, del meeting Fed di settimana prossima in cui dovrebbero essere alzati i tassi e di novità sulla riforma fiscale, che potrebbero movimentare il biglietto verde.

Tra le materie prime scambiano in flessione le quotazioni del petrolio, con Wti e Brent rispettivamente a 57,2 e 62,4 dollari al barile in attesa delle statistiche settimanali dell’Eia di oggi pomeriggio sulle scorte statunitensi.

Scarsi movimenti sull’obbligazionario, con il rendimento del decennale italiano poco mosso all’1,69%, separato da un differenziale con il Bund tedesco in area 138 punti base.

Sul Ftse Mib avanza TELECOM ITALIA (+1,6%), dopo l’approvazione anticipata del budget per il 2018 e la conferma delle linee guida del piano industriale 2018-2020.

In positivo anche LEONARDO (+1,3%) e YNAP (+1,6%), oltre a UNICREDIT (+0,5%) dopo le modifiche della governance e in attesa del piano industriale che verrà presentato il 12 dicembre. In frazionale rialzo MEDIASET (+0,4%), che proseguirà i negoziati con Tim per la cessione di contenuti relativi a Seria A TIM 2017/2018, UEFA Champions League 2018 e altri eventi calcistici internazionali offerti da Premium.

Scivola in fondo al listino STM (-2,9%) indebolita anche dalla notizia che in futuro Apple, che pesa per circa il 10% del fatturato del colosso italo-francese, potrebbe produrre in casa i propri microchip.

Tra i bancari arretrano soprattutto MEDIOBANCA (-2%) e BANCO BPM (-1,8%), sottotono anche BUZZI (-1,8%) e RECORDATI (-1,3%).