Chiusura poco distante dalla parità per le Borse europee, che recuperano parzialmente terreno nel finale grazie anche al rafforzamento del dollaro sull’euro. A Milano il Ftse Mib archivia le contrattazioni in ribasso dello 0,5% a 22.307 punti. Deboli anche il Dax di Francoforte (-0,4%) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,3%), mentre il Cac 40 di Parigi termina invariato e il Ftse 100 di Londra a +0,3 per cento.
In frazionale rialzo Wall Street, dopo un avvio incerto in seguito alla pubblicazione del report Adp sul mercato del lavoro statunitense, che ha evidenziato la creazione di 190 mila nuovi impieghi a novembre, in linea con le attese ma in calo rispetto alle 235 mila unità del mese precedente.
Sullo sfondo restano le tensioni geopolitiche internazionali, con la decisione di Donald Trump di spostare l’ambasciata americana in Israele a Gerusalemme e con la persistente crisi nella penisola coreana. Negli Stati Uniti, inoltre, si lavora per conciliare le due versioni della riforma fiscale approvate rispettivamente da Camera e Senato e per evitare lo shutdown. Sul Forex l’euro/dollaro scivola a 1,179 mentre il dollaro/yen scambia a quota 112,3. Sterlina in calo a 1,338 dollari mentre l’euro avanza a 0,881 rispetto alla valuta britannica.
Tra le materie prime perdono oltre il 2% le quotazioni del petrolio, con Wti e Brent rispettivamente a 56,3 e 61,7 dollari al barile dopo che le statistiche settimanali dell’Eia di oggi pomeriggio sulle scorte statunitensi hanno evidenziato un incremento delle scorte di benzina.
Sull’obbligazionario il rendimento del decennale italiano risale all’1,72%, separato da un differenziale con il Bund tedesco in aumento a 142 punti base.
Sul Ftse Mib avanzano YNAP (+3%) e TELECOM ITALIA (+3,4%), quest’ultima dopo l’approvazione anticipata del budget per il 2018 e la conferma delle linee guida del piano industriale 2018-2020.
In positivo anche PRYSMIAN (+0,9%), FERRAGAMO (+0,9%), CAMPARI (+0,9%) e LEONARDO (+0,9%), dopo che il ministro Carlo Calenda ha dichiarato la necessità di una posizione paritetica tra quest’ultima e Thales in vista della futura alleanza italo-francese nelle navi militari. Inoltre il ceo del gruppo, Alessandro Profumo, si aspetta una 2018 in recupero per la divisione elicotteri.
Frazionali rialzi per le utilities, sottotono i bancari. In flessione dopo il rialzo di ieri MEDIASET (-0,4%), che proseguirà i negoziati con Tim per la cessione di contenuti relativi a Seria A TIM 2017/2018, UEFA Champions League 2018 e altri eventi calcistici internazionali offerti da Premium.
Termina in fondo al listino STM (-3,8%) indebolita anche dalla notizia che in futuro Apple, che pesa per circa il 10% del fatturato del colosso italo-francese, potrebbe produrre in casa i propri microchip.