Le borse europee dovrebbero iniziare la seduta in territorio positivo, dopo la debolezza di ieri in scia alle tensioni sul fronte geopolitico.
Contrastati stamane i mercati asiatici, con Tokyo che rimbalza dai minimi di marzo, segnando un +1,4% dopo il tonfo di mercoledì in scia alle vendite sui tecnologici. In rosso le piazze cinesi, con il Fondo Monetario Internazionale che ha avvertito che le banche del paese non hanno capitale sufficiente a coprire il rischio sul credito in veloce espansione.
Chiusura poco mossa, invece, ieri a Wall Street, con un timido rimbalzo del Nasdaq (+0,2%) e il Dow Jones che ha limitato le perdite a due decimi di punto percentuale. Sostanzialmente invariato lo S&P 500.
Sul fronte macro, la produzione industriale tedesca è calata a sorpresa a ottobre, segnando un -1,4% rispetto al +0,9% atteso dal consensus e al -0,9% della rilevazione precedente (rivista da -1,6%).
In uscita in giornata anche i dati sul Pil del terzo trimestre dell’Eurozona e il tasso di disoccupazione italiano, mentre in Usa verranno diffuse nel pomeriggio le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione.
Per quanto riguarda l’azionario, attenzione ad ENEL, dopo che l’agenzia Standard & Poor’s ha aumentato il rating a lungo termine della società a ‘BBB+’ dal precedente ‘BBB’ e confermato ad ‘A-2’ il rating a breve termine. L’outlook è stabile.
Tra i bancari, invece, si è concluso l’aumento di capitale da 560 milioni di BANCA CARIGE. Sottoscritto circa il 66% dell’offerta in opzione per un ammontare di circa 331 miloni e circa il 77% della tranche riservata per un ammontare di circa 46 milioni. Risulta non sottoscritto il 34% delle nuove azioni offerte, per un controvalore di circa 167 milioni.
ENI, infine, finanzierà, con il supporto di numerose banche, l’impianto in Mozambico per 4,7 miliardi di dollari, a copertura del 60% dell’importo occorrente.