Il Ftse Italia Tecnologia ha archiviato la seduta in calo del 3,1%, sottoperformando l’indice di settore continentale Euro Stoxx Tecnologia (-0,4%) e il Ftse Mib (-0,5%).
Per il principale listino milanese e in generale per l’Europa è stata una seduta all’insegna della debolezza, chiusa poco distante dalla parità anche grazie al rafforzamento del dollaro sull’euro (EUR/USD in area 1,178). Wall Street ha aperto incerta dopo i dati Adp di novembre sul mercato del lavoro americano in linea con le attese.
A Piazza Affari la big cap Stm arretra del 3,7%, ancora penalizzata dall’andamento sottotono del comparto dei semiconduttori. Sul settore pesano in particolare i timori che a partire dal 2020 Apple, da cui Stm genera poco meno del 10% del fatturato, possa cominciare a produrre in casa i propri microchip. Timori confermati da Dialog Semiconductor, per cui Apple pesa più del 50% sul giro d’affari, in ribasso del 24% lunedì.
Positiva la mid cap Reply (+1%), mentre fra le Tlc avanza Telecom Italia, che spicca sul Ftse Mib con un rialzo del 3,4% all’indomani dell’approvazione del budget preliminare per il 2018 e della conferma degli obiettivi del piano strategico da parte del Cda. Riprendono le vendite su Acotel (-3,7%).