Poco dopo le 16:00 il Ftse Mib di Milano si mantiene in crescita dell’1,3%, al di sopra del Dax di Francoforte (+0,9%), del Cac 40 di Parigi (+0,4%) e dell’Ibex 35 di Madrid (+0,8%). Le piazze europee, tutte sopra la parità, beneficiano anche dell’avvio positivo di Wall Street, con lo S&P 500 a +0,4%, il Dow Jones a +0,3% e il Nasdaq a +0,7 per cento.
Il Ftse 100 di Londra è in leggera crescita rispetto a questa mattina e scambia a +0,8%, dopo lo sblocco delle trattative sulla Brexit.
Sul Forex la sterlina viaggia in calo con il cambio tra valuta britannica e dollaro a 1,342 e il cross con l’euro sale in area 0,876. Ancorain rialzo il dollaro/yen in area 113,3. Il biglietto verde continua a guadagnare terreno sull’euro (EUR/USD 1,176) sostenuto dai progressi sulla riforma fiscale e dal rinvio di due settimane dello “shutdown” governativo.
Nel primo pomeriggio è stato diffuso il job report americano relativo al mese di novembre, che ha mostrato posti di lavoro nel settore non-agricolo in crescita e superiori alle attese, mentre il tasso di disoccupazione si è mantenuto invariato.
Fra le materie prime il petrolio resta in crescita con il Wti a 57,6 dollari al barile e il Brent a 63,3 dollari, mentre l’oro si mantiene in leggero calo in area 1.251 dollari l’oncia.
Sull’obbligazionario scende ancora rispetto all’apertura il rendimento del Btp all’1,63%, portando lo spread con il Bund tedesco a 132 punti base.
Tornando a Piazza Affari, il listino principale è ancora sostenuto dal settore bancario, dove spicca UNICREDIT che è salita del 3,4 per cento. Ancora in territorio ampiamente positivo INTESA e BANCO BPM che registrano progressi rispettivamente del 2,9% e del 2,8 per cento.
In evidenza anche MONCLER che sale nelle prime posizioni a +2,2 per cento. Pomeriggio di acquisti anche per FCA (+2%), RECORDATI (+1,8%) ed EXOR (+1,7%).
Ancora in rosso, invece, SAIPEM e ATLANTIA che perdono rispettivamente l’1% e lo 0,6 per cento.