Mercati – Banche guidano il Ftse Mib (+1,4%), focus su dati Usa e Brexit

Chiusura tonica per le Borse europee, sostenute nel finale anche dall’andamento positivo di Wall Street dopo il job report di novembre. A Milano il Ftse Mib archivia le contrattazioni in rialzo dell’1,4% a 22.773 punti, trainato dai bancari.

In spolvero anche il Dax di Francoforte (+0,8%) e il Ftse 100 di Londra (+1%), quest’ultimo in recupero nel corso della seduta in scia all’indebolimento della sterlina. Segni più anche per l’Ibex 35 di Madrid (+0,7%) e il Cac 40 di Parigi (+0,3%), così come per gli indici americani in progresso tra lo 0,3 e lo 0,5 per cento.

Sul fronte macro la giornata è stata caratterizzata dai dati sul mercato del lavoro americano, che hanno evidenziato un incremento oltre le attese dei nuovi impieghi e un tasso di disoccupazione stabile, mentre i salari medi orari sono rimbalzati in misura lievemente inferiore alle previsioni.

Sul Forex il dollaro mantiene la posizione di forza nei confronti dello yen (USD/JPY a 113,5), mentre lima leggermente i guadagni sull’euro riportando il cambio EUR/USD a 1,176. Per il biglietto verde è stata comunque una settimana positiva, grazie anche ai progressi sulla riforma fiscale e al rinvio di due settimane dello “shutdown” governativo.

Volatile invece la sterlina, che perde terreno rispetto alla mattinata in seguito al raggiungimento dell’accordo sul primo stadio di trattative per la Brexit. Ora si può così passare alla seconda fase di negoziati tra Londra e Bruxelles, relativa ai futuri rapporti politici ed economici tra le parti.

Fra le materie prime risalgono le quotazioni del petrolio, con Wti e Brent rispettivamente a 57,4 e 63,3 dollari al barile, sostenuti anche dai dati oltre le attese sull’import-export cinese, mentre l’oro si mantiene stabile in area 1.248 dollari l’oncia.

Sull’obbligazionario il rendimento del Btp scende all’1,64%, portando lo spread con il Bund tedesco a 133 punti base.

A Piazza Affari svettano i bancari, sostenuti dalla revisione di Basilea 3 (ora Basilea 4) meno stringente del previsto. Gli acquisti premiano in particolare UNICREDIT (+4,1%) e BANCO BPM (+3%), oltre a INTESA (+2,6%) e UBI (+2,2%).

In evidenza anche FCA (+2,7%) e MONCLER (+2,4%) mentre chiude debole ATLANTIA (-0,7%), penalizzata dalle richieste del governo spagnolo in merito all’Opa su Abertis.