Il Ftse Mib ha chiuso le ultime cinque sedute con un rialzo complessivo del 3% a 22.773, sostenuto in particolare dal comparto bancario in un’ottava in cui, a livello internazionale, all’entusiasmo per la riforma fiscale di Trump hanno fatto da contraltare le tensioni geopolitiche dopo la decisione del presidente Usa di spostare l’ambasciata americana in Israele a Gerusalemme.
Buon progresso per il settore dell’auto, con il Ftse Italia Automobili e Componentistica che ha segnato un +3,2% w/w rispetto al +2% w/w del corrispettivo indice europeo. A guidare la rimonta del comparto ha contribuito in particolare Fca (+5,4% w/w), sostenuto anche dalle valutazioni positive di Goldman Sachs.
La banca d’affari americana, nonostante la forte corsa del titolo da inizio anno, ha confermato la raccomandazione buy e alzato il target price da 25,5 a 29,6 euro, sottolineando come le quotazioni del gruppo siano ancora nettamente a sconto sui multipli 2018 di General Motors e Ford.
Tra le altre big del settore, buoni acquisti su Pirelli (+4,2% w/w) e Cnh (+3,9% w/w), mentre ha chiuso la settimana poco mossa Brembo (-0,4% w/w). Parziale rimonta per Ferrari (+1,2% w/w), dopo le prese di profitto delle ottave precedenti.
Nel segmento delle piccole e medie capitalizzazioni, ottava positiva per Sogefi (+1% w/w), mentre non riesce a recuperare Piaggio (-2% w/w) nonostante i buoni numeri di novembre del mercato italiano delle due ruote. Deciso rialzo, infine, per Immsi (+6,5% w/w), mentre sono prevalsi i realizzi su Landi Renzo (-7% w/w).