Mercati – Europa prudente attende Fed e Bce, a Milano deboli banche e utilities

Chiusura fiacca per le i listini continentali ad eccezione del Ftse 100 londinese (+0,8%), in una giornata povera di spunti e caratterizzata dalla prudenza. A Milano il Ftse Mib archivia le contrattazioni in frazionale ribasso (-0,4%) a 22.691 punti, sostanzialmente in linea con il Dax di Francoforte (-0,2%), il Cac 40 di Parigi (-0,2%) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,1%). Oltreoceano i principali listini di Wall Street scambiano in marginale rialzo dopo i record di venerdì per Dow Jones e S&P500.

Nella prima seduta della nuova ottava gli investitori hanno dunque mantenuto un atteggiamento cauto, in vista dei meeting di Fed e Bce in programma questa settimana. Dalla riunione della banca centrale americana in particolare si attendono indicazioni sulla politica monetaria dell’ano prossimo, mentre è ormai scontato il rialzo dei tassi di un quarto di punto percentuale.

Tra le valute l’euro/dollaro resta in area 1,18 mentre il dollaro/yen si attesta a 113,4. Continua la correzione della sterlina, a 1,336 dollari e con il cross EUR/GBP a 0,883, dopo lo sblocco delle trattative sulla Brexit di venerdì. Nuovo balzo del Bitcoin oltre 16.300 dollari dopo il lancio negli Stati Uniti dei primi futures sulla cripto valuta.

Tra le materie prime l’oro scivola a 1.246 dollari l’oncia mentre le quotazioni del petrolio risalgono nonostante il nuovo aumento degli impianti di trivellazione in Nord America, con Wti e Brent rispettivamente a 64,6 e 57,8 dollari al barile.

Sull’obbligazionario il rendimento del decennale italiano resta in prossimità dell’1,64%, separato da un differenziale con il Bund tedesco di 135 punti base.

Sul Ftse Mib gli acquisti premiano in particolare TENARIS (+2,8%), SAIPEM (+2,5%) e FCA (+2%). Chiude intorno alla parità LEONARDO (+0,1%) dopo essere stato sostenuto in giornata dalla commessa da 5 miliardi di sterline con il Governo del Qatar vinta dal consorzio Eurofighter Typhoon, in cui il gruppo italiano partecipa al 21 per cento.

Sottotono le utilities, su cui scattano alcune prese di beneficio dopo i rialzi della scorsa ottava. Deboli anche le banche, con UNICREDIT a -2,1% e BANCO BPM a -1,7% in attesa delle offerte per il portafoglio di npl da quasi 2 miliardi messo in vendita, mentre INTESA limita i danni a -0,1 per cento. Realizzi su FINECO (-2,1%), prosegue la debolezza di ATLANTIA (-1,2%) dopo la richiesta avanzata settimana scorsa da due ministeri spagnoli alla CNMV per revocare l’autorizzazione all’Opa su Abertis.