Prosegue senza spunti la seduta dei listini europei, che intorno alle 16:00 scambiano poco mossi ad eccezione del Ftse 100 di Londra (+0,9%). Deboli il Ftse Mib di Milano (-0,2%) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,2%) mentre il Dax di Francoforte e il Cac 40 di Parigi sono invariati. Oltreoceano i principali listini di Wall Street mostrano rialzi frazionali, intorno allo 0,2 per cento.
Prevale la prudenza tra gli investitori, in vista dei meeting di Fed e Bce in programma questa settimana. Dalla riunione della banca centrale americana in particolare si attendono indicazioni sulla politica monetaria dell’ano prossimo, mentre è ormai scontato il rialzo dei tassi di un quarto di punto percentuale.
Tra le valute l’euro/dollaro resta poco sotto quota 1,18 mentre il dollaro/yen si attesta a 113,4. Continua la correzione della sterlina, a 1,336 dollari e con il cross EUR/GBP a 0,882, dopo lo sblocco delle trattative sulla Brexit di venerdì. Nuovo balzo del Bitcoin oltre 16.000 dollari dopo il lancio negli Stati Uniti dei primi futures sulla cripto valuta.
Tra le materie prime l’oro scivola sotto quota 1.250 dollari l’oncia mentre le quotazioni del petrolio risalgono lievemente con Wti e Brent rispettivamente a 63,8 e 57,6 dollari al barile.
Sull’obbligazionario il rendimento del decennale italiano resta in prossimità dell’1,64%, separato da un differenziale con il Bund tedesco di 135 punti base.
Sul Ftse Mib gli acquisti premiano LEONARDO (+2%) dopo che Bae Systems, partner al 33% del Consorzio Eurofighter Typhoon cui partecipa al 21% anche il gruppo italiano, si è aggiudicata un contratto con il Governo del Qatar da 5 miliardi di sterline.
Bene anche SAIPEM (+2,2%) e TENARIS (+2,7%), oltre a FCA (+1,4%). Sottotono le utilities, su cui scattano alcune prese di beneficio dopo i rialzi della scorsa ottava.
Deboli anche FINECO (-1,8%) e BANCO BPM (-1,7%) in attesa delle offerte per il portafoglio di npl da quasi 2 miliardi messo in vendita. Prosegue la debolezza di ATLANTIA (-1,2%) dopo la richiesta avanzata settimana scorsa da due ministeri spagnoli alla CNMV per revocare l’autorizzazione all’Opa su Abertis.