Ottava tonica quella dal 4 all’8 dicembre per il Ftse Italia Servizi Pubblici, che ha segnato un progresso del 3,4%, sovraperformando il Ftse Mib (+3%) e il corrispondente indice europeo, lo Stoxx Europe 600 Utilities, salito del 2,3 per cento.
All’interno del Ftse Mib si è distinta A2A in progresso del 4,9% a 1,64 euro. Il gruppo guidato da Luca Valerio Camerano ha comunicato che sono stati individuate insieme a Acsm-Agam (di cui A2A detiene il 24,8% del capitale), Aspem Varese (di cui A2A detiene il 90% del capitale), Azienda Energetica Valtellina e Valchiavenna o AEVV (di cui A2A detiene il 9,4% del capitale) e Lario Reti Holding le linee guida di un progetto di partnership industriale e societaria contenute in documento tecnico che è stato condiviso da tutte le parti coinvolte. Il progetto prevede la fusione per incorporazione nella multi-utility di Como e Monza di Aspem Varese, AEVV, ACEL Service, AEVV Energie e Lario Reti Gas e, successivamente, la riorganizzazione delle società di business, per il tramite di conferimenti in società già esistenti nel gruppo o di nuova costituzione. Acsm-Agam post-operazione si configurerebbe come un player quotato, a maggioranza pubblica, supportato da A2A che provvederebbe poi al consolidamento della nuova realtà aggregata da parte della A2A. Inoltre, si segnala che nei giorni scorsi il numero uno di A2A ha, riportato che l’andamento del business a ottobre e a novembre consente di confermare l’ottimismo per i risultati dell’esercizio in corso.
Sempre tra le Big Cap si segnala Enel (+3,9% a 5,58 euro). Dopo una settimana in cui ben cinque broker (Deutsche Bank, Hsbc, Banca Imi, SocGen, Crediti Suisse) avevano pubblicato dei report su Enel in cui avevano rivisto al rialzo i rispettivi prezzi obiettivo, nella scorsa ottava a sostenere i corsi delle azioni del gruppo guidato da Francesco Starace si sono aggiunti anche il report pubblicato agli analisti di RBC Capital Markets, in cui è stato ribadito il giudizio di “Sector Perform” ma è stato rivisto al rialzo il prezzo obiettivo a 6 euro dal precedente target price a 5,50 euro, e quello di Morgan Stanley, dove gli analisti hanno confermato la raccomandazione positiva “Overweight/In-line” e hanno rivisto al rialzo il prezzo obiettivo a 6 euro dal precedente target price a 5,50 euro.
Nel segmento delle Mid Cap, spicca la performance Erg (+6,4%). L’attenzione degli operatori potrebbe essere stata catturata dalla recente vendita della catena di 2.500 distributori di carburanti TotalErg, che ha portato una ricca plusvalenza, e dalla prima acquisizione in ambito fotovoltaico, operazioni che hanno completato la riconversione del gruppo. Ora si attende il nuovo piano industriale, che dovrebbe arrivare nel primo trimestre del 2018 e che potrebbe riportare indicazioni sulla remunerazione degli azionisti.
Acquisti anche su Hera, che ha segnato un progresso del 3,6%, nonostante l’assenza di notizie societarie e settoriali di rilievo.
Tra i titoli delle Small Cap, in evidenza Alerion Clean Power (+3,9%), seguita da Edison risp (+2,8%). Con riferimento alle adesioni all’offerta pubblica di acquisto promossa sulla totalità delle azioni ordinarie di Frendy Energy, Edison ha comunicato che da 4 all’8 dicembre sono state consegnate 476.766 azioni Frendy Energy, pari al 2,91% degli strumenti finanziari oggetto dell’offerta e all’1,453% dell’intero capitale sociale. Si ricorda che il periodo di adesione all’Offerta ha avuto inizio lo scorso 22 novembre e terminerà il prossimo 19 dicembre (estremi inclusi) con data di pagamento, salvo proroghe e in conformità alla normativa applicabile, il 22 dicembre 2017. Le azioni ordinarie Frendy Energy acquistate sul mercato nei giorni 18 e 19 dicembre 2017 non potranno essere apportate in adesione all’offerta.