Banche – Avvio in calo (-1%), tiene meglio Intesa vicino alla parità

ll Ftse Italia Banche inizia l’ottava con una flessione dell’1% e sostanzialmente allineato all’analogo europeo (-0,3%), portandosi dietro anche il Ftse Mib (-0,4%).

Sul settore creditizio, dunque, scatta qualche presa di profitto dopo lo scatto di quasi il 5% riportato nella settimana precedente in scia all’approvazione di regole relative ai requisiti patrimoniali (cd ‘Basilea 4’) più soft di quanto atteso e che entreranno in vigore solamente nel 2022. Si ricorda che venerdì scorso è terminato il periodo di consultazione pubblica sull’addendum proposto dalla Bce, di cui il presidente della Vigilanza della stessa Francoforte, Danièle Nouy, ha confermato che occorreranno alcuni mesi per l’attuazione anche per tenere conto delle osservazioni ricevute.

Nel listino principale alcune prese di beneficio colpiscono alcuni dei titoli che avevano riportato le performance migliore la settimana scorsa, inclusa Unicredit (-2,1%) il cui Ad Jean Pierre Mustier domani a Londra farà il punto della situazione a un anno dalla presentazione del piano ‘Transform 2019’.

Vendite anche su Banco Bpm (-1,7%) nel giorno in cui avrebbe dovuto ricevere le offerte per il pacchetto di npl da 2 miliardi che l’istituto di piazza Meda è intenzionato a vendere entro la fine dell’anno. Il titolo ha risentito in parte anche dell’abbassamento del target price da 4 euro a 3,7 euro da parte di Ubs, confermando comunque la raccomandazione ‘buy’.

Poco mossa Intesa (-0,1%) che ha portato a termine la migrazione informatica delle ex banche venete.

Nel Mid Cap moderato rialzo per Popolare Sondrio (+0,3%) dopo la buona performance della scorsa ottava, mentre Credem (+1,4%) rafforza la crescita della settimana precedente.

Tra le Small Cap proseguono le vendite su Creval (-1,1%) dopo il -9% dell’ultima settimana in seguito alla decisione presa dall’agenzia americana Fitch di ridurre i rating di lungo termine.

Qualche realizzo su Carige (-1%) dopo avere guadagnato il 4% nella scorsa ottava grazie all’ottimo esito dell’aumento di capitale da 560 milioni.