Il Cda di Imvest, società immobiliare specializzata in servizi di locazione immobiliare, trading e sviluppo immobiliare, ha approvato il Piano Industriale 2018-2022.
Le linee guida del piano prevedono: l’avvio di operazioni di sviluppo immobiliare all’estero, con principale focus nel Regno Unito; l’avvio di operazioni di sviluppo immobiliare in Italia, con progetti a Roma, Firenze e Tellaro per un valore complessivo a tendere di circa 70 milioni; il proseguimento delle operazioni di trading immobiliare in Italia; il mantenimento dell’attuale portafoglio di immobili a reddito
Relativamente allo sviluppo dell’attività all’estero risultano inserite tre operazioni da realizzare a Londra rispettivamente a Chelsea, Little Venice e West Thurrock Way, tutte in fase di trattativa e caratterizzate da un rischio urbanistico pressoché nullo. Il valore complessivo a tendere delle suddette operazioni ammonta a circa 268 milioni di sterline. Nello specifico, l’avvio dell’operazione Chelsea a fine 2017, con manifestazione finanziaria degli investimenti nel 2018 in quanto trattasi di immobile già realizzato e quindi solo da ristrutturare, mentre le vendite sono previste a partire dal terzo trimestre 2019. Per l’operazione Little Venice le prime attività inizieranno nel primo trimestre 2018 con maggiore concentrazione degli investimenti nel secondo trimestre 2018, mentre le vendite sono previste a partire dal 2020. Per l’operazione West Thurrock Way, le attività inizieranno per fine 2017 con investimenti graduali nel corso dei primi tre anni e con una maggiore concentrazione nel 2020, con vendite a partire dal 2021.
Relativamente alle operazioni di sviluppo immobiliare in Italia con progetti a Roma, Firenze e Tellaro per complessivi circa 70 milioni, l’avvio è previsto nei primi mesi del 2018, con investimenti concentrati nello stesso periodo in quanto trattasi di immobili già realizzati e solo da completare. La vendita è prevista dopo circa un anno dall’avvio delle attività. Si segnala che le future operazioni di sviluppo immobiliare in Italia proseguiranno anche attraverso operazioni strutturate di Npl, che presentano quindi un margine elevato in quanto acquisite a sconto rispetto al loro valore effettivo.
Complessivamente, l’ammontare degli investimenti previsti dal piano industriale ammontano a circa 265 milioni, che verranno coperti in parte attraverso il ricorso a linee di finanziamento senior, già in fase di negoziazione con primari soggetti finanziari londinesi, in parte attraverso l’emissione di un prestito obbligazionario, che la società sta valutando presumibilmente convertibile in azioni di nuova emissione e dell’ammontare di circa 50 milioni.
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