È stato perfezionato l’investimento da parte di Exprivia nel contesto della ricapitalizzazione di Italtel. In particolare, Exprivia ha sottoscritto una partecipazione pari all’81% del capitale sociale della storica società italiana leader nel mercato delle Telecomunicazioni per un investimento complessivo di 25 milioni. Le azioni sottoscritte e possedute da Exprivia sono soggette a lockup per i prossimi tre anni.
Il piano prevede:
- La conversione in strumenti finanziari partecipativi di una parte dei crediti dei principali istituti finanziatori di Italtel (UniCredit, BPM, Interbanca ed UBI) per un importo complessivo di 66,8 milioni.
- Un aumento di capitale sociale ordinario sottoscritto da Exprivia e Cisco System International per un importo complessivo di 31 milioni (20 milioni a titolo di capitale nominale e 11 a titolo di sovrapprezzo). Nel dettaglio, Exprivia, acquisisce l’81% del capitale sociale per 25 milioni, di cui 16,2 a titolo di capitale nominale e 8,8 a titolo di sovrapprezzo. Cisco invece acquista il 19% del capitale sociale per 6 milioni, di cui 3,8 a titolo di capitale nominale e 2,2 a titolo di sovrapprezzo; tale aumento sarà liberato tramite conversione di crediti per 6 milioni.
- Un aumento di capitale sociale straordinario sottoscritto interamente da Cisco per un importo complessivo di 16 milioni, di cui 1 euro a titolo di capitale nominale e la quota restante a titolo “sovrapprezzo azioni preferred”, senza diritto di voto. Tale aumento sarà liberato tramite conversione di crediti.
Per il finanziamento dell’operazione Exprivia utilizzerà risorse rivenienti:
- per 6 milioni dalla disponibilità finanziaria propria;
- per 2 milioni conversione di crediti commerciali liquidi ed esigibili vantati nei confronti di Italtel;
- per 17 milioni da un prestito obbligazionario denominato “Exprivia Spa-5,80% 2017-2023”, per un importo nominale complessivo di 17 milioni;
Exprivia potrà esercitare la facoltà di incrementare il prestito obbligazionario fino ad un massimo di 23 milioni, mediante l’emissione di ulteriori 60 titoli entro il 31 gennaio 2018, per i quali ha già ricevuto una richiesta di sottoscrizione da parte di un primario fondo di investimento in private debt.
Il prestito obbligazionario, di tipo unsecured, è costituito da 170 titoli al portatore del valore nominale unitario di 100mila euro ciascuna, regolato ad un tasso fisso pari al 5,8% annuo, con cedole semestrali posticipate. Il bond ha un piano di ammortamento di tipo “amortizing” non lineare che prevede il rimborso del 20% del capitale per ciascuna annualità a partire dal 2020 e il restante 40% al 2023.
Italtel è oggi impegnata nello sviluppo di tecnologie e soluzioni per la trasformazione digitale, con la capogruppo Italtel operante in Italia e 12 società controllate al 100% operanti all’estero. Negli ultimi tre anni ha sviluppato ricavi consolidati pari a 400 milioni nel 2014, 441 milioni nel 2015, 405 milioni nel 2016, Ebitda rispettivamente pari a 34 milioni nel 2014, 31 milioni nel 2015, 19 milioni nel 2016. La società alla fine del 2016 contava 1.357 dipendenti di cui 254 all’estero.
Si ricorda infine che il progetto di acquisizione di Italtel è basato su una forte motivazione industriale, in linea con la convergenza fra Information Technology e Telco che costituisce il driver dei processi della trasformazione digitale. L’integrazione tra Italtel ed Exprivia porterà alla creazione di una realtà in grado di sviluppare una più ampia gamma di prodotti e servizi nei processi di digitalizzazione, realizzando un fatturato complessivo di circa 600 milioni, di cui almeno il 40% all’estero, e oltre 3mila dipendenti.
L’annuncio del closing ha fatto scattare il titolo che, intorno alle 16:00, è entrato in asta di volatilità. Prima dell’interruzione delle contrattazioni le azioni segnavano un rialzo del 10,3% a 1,625 euro, a fronte dell’indice Star in lieve flessione (-0,3%).