Le Borse europee restano poco mosse, dopo l’attesa riunione della Bce e la conferenza del presidente Mario Draghi. Poco prima delle 16:00, il Ftse Mib flette dello 0,3%, sostanzialmente in linea con il Ftse 100 di Londra (-0,2%) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,2%), mentre il il Cac 40 di Parigi è a -0,1% e il Dax di Francoforte invariato. Avvio in frazionale rialzo nel frattempo per Wall Street all’indomani del meeting della Fed che ha alzato i tassi di interesse di 25 punti base e confermato altri tre interventi nel 2018.
La Bce ha mantenuto i tassi invariati e ha ribadito l’impegno ad allentare gradualmente il programma di acquisti di titoli. Draghi ha sottolineato nuovamente la necessità degli stimoli monetari finché necessario, mostrandosi comunque fiducioso su una graduale convergenza dell’inflazione verso il target. Le stime sul Pil sono state riviste a 2,4% nel 2017, 2,3% nel 2018, 1,9% nel 2019 e 1,7% nel 2020, mentre quelle di inflazione prevedono una crescita complessiva dell’1,5% nel 2017, dell’1,4% nel 2018, dell’1,5% nel 2019 e dell’1,7% nel 2020.
L’euro/dollaro oscilla in area 1,18 mentre il dollaro/yen scambia a 112,6. Poco mossa anche la sterlina scambiata per 1,34 dollari mentre il cross con l’euro si attesta a 0,88, dopo la riunione della Bank of England che ha lasciato invariato il costo del denaro.
Sul fronte macro sono stati diffusi gli indici Pmi preliminari di dicembre di Francia, Germania ed Eurozona, che hanno confermato la ripresa dell’attività manifatturiera e terziaria in Europa. Positivi i dati statunitensi sulle vendite al dettaglio, in chiaroscuro quelli su manifattura e servizi.
Tra le materie prime sono poco mosse le quotazioni del petrolio con il Wti in flessione a 56,3 e il Brent invariato a 62,4 dollari.
Sull’obbligazionario il rendimento del Btp sale ulteriormente a 1,8% dopo l’impennata di ieri e lo spread con il Bund torna in area 147 punti base.
A Piazza Affari spiccano YNAP (+1,9%) e LUXOTTICA (+1,7%), quest’ultima dopo il rinnovo dell’accordo di licenza con Tiffany & Co.
Ancora deboli le banche, in particolare BPER a -2 per cento. In rialzo assicurativi e servizi finanziari, con acquisti su BANCA GENERALI (+1,3%), FINECO (+1,3%), AZIMUT (+1,1%), GENERALI (+1,1%) e UNIPOL (+1%).
Sottotono TELECOM ITALIA (-1,2%) dopo la partenza positiva, all’indomani dell’incontro tra l’Ad Genish e il ministro Calenda. La società avrebbe incaricato McKinsey di valutare le alternative sulla rete nell’ambito del piano industriale e proposto l’apertura di un tavolo tecnico con Agcom e Antitrust.