Equita Group, nei primi nove mesi del 2017, ha riportato ricavi lordi pari a 40,2 milioni (+15,9% a/a).
Nel dettaglio, a livello di singole aree di business, il sales & trading ha registrato una riduzione dell’8,5% a 17,6 milioni a causa dei primi impatti della Mifid 2. Il calo è stato più che compensato dalla crescita dell’investment banking (+17,5% a/a a 12,1 milioni), che ha beneficiato della solida performance del capital market, a fronte della contrazione delle aree m&a e advisory, nonché da quella del proprietary trading (più che raddoppiata a 8,4 milioni) grazie al trend positivo dei mercati. Buono anche l’apporto dell’alternative asset management (+44,8% a/a a 2,1 milioni).
Al netto delle commissioni passive e degli interessi passivi, i ricavi si attestano a 32,1 milioni (+14,4% a/a).
Il periodo si chiude con un utile netto di 6,9 milioni (+27,1% a/a), dopo avere contabilizzato spese per il personale in aumento a 18,8 milioni (+17,1% a/a per effetto della politica di remunerazione legata ai risultati), altre spese in flessione a 7,6 milioni (-5,4% a/a) e imposte per 3,4 milioni (+32,4% a/a).
Sul fronte patrimoniale, il patrimonio netto si fissa a 52,7 milioni, mentre il Total capital ratio è pari al 13,7 per cento.
Il board ha confermato l’intenzione di proporre all’assemblea ordinaria degli azionisti per l’approvazione dei risultati del 2017 un dividendo minimo di 0,20 euro per azione.